Acqua prima dei sei mesi: sì o no?

Acqua prima dei sei mesi: sì o no?

  1. INTRODUZIONE
  2. DARE L’ACQUA AL NEONATO: PERCHÉ EVITARE NEI PRIMI MESI
  3. TISANE AL NEONATO: PERCHÉ NON BISOGNA OFFRIRLE
  4. QUANDO INIZIARE A DARE L’ACQUA AI NEONATI?

Introduzione

Acqua prima dei sei mesi: sì o no?

Se ti stai ponendo questa domanda, l’articolo nelle prossime righe, preceduto da un indice per darti modo di approfondire agevolmente le sfaccettature che più ti interessano, fa per te.

Per completare le informazioni, ti consiglio il mio videocorso “Autosvezzamento pratico, facile e senza stress”, accessibile dal pulsante alla fine del paragrafo.

Se, invece, ti dovessero interessare contenuti dedicati allo sviluppo del tuo bambino, puoi fare un salto sul profilo Instagram @drsilva.com_official.

Dare l'acqua al neonato: perché evitare nei primi mesi

L’offerta di acqua prima dei sei mesi andrebbe evitata per un motivo su tutti: il latte, sia di mamma, sia in formula, ne contiene già una percentuale sufficiente.

Come ricorda in questo video la Dottoressa Pilar Nannini, pediatra, il latte materno contiene circa l’85% d’acqua.

L’apporto idrico necessario nel corso del primo semestre di vita proviene quindi totalmente dal latte (come già accennato, è ininfluente che il bimbo sia allattato al seno piuttosto che con il latte artificiale o tramite l’allattamento misto).

Cosa succede se si somministra l’acqua prima dei sei mesi?

Che si rischia di riempire eccessivamente il piccolo stomaco del neonato, causando l’innescarsi di un falso senso di sazietà.

Si dà così spazio a un problema duplice.

Da un lato, essendo l’acqua priva di calorie, il cucciolo può avere a che fare con cali ponderali.

Dall’altro, si apre la strada a una richiesta meno frequente del seno – per via della falsa sazietà – e a una riduzione della produzione del latte.

Da non dimenticare, oltre a quanto appena specificato, è il rischio di sovraccarico dei reni.

acqua prima dei sei mesi

Tisane al neonato: perché non bisogna offrirle

Abbiamo capito come mai è importante evitare di offrire l’acqua prima dei sei mesi.

Quando incontro i neo genitori in consulenza, mi fanno spesso la medesima domanda sulle tisane.

Per queste ultime, valgono le stesse indicazioni espresse per l’acqua nel primo semestre: non bisogna offrirle.

In tale frangente, oltre al già menzionato rischio di innescare un inesistente senso di sazietà, va sottolineato che, in molte tisane, è alto il contenuto di zuccheri (come puoi leggere in questa guida, non si devono proporre fino ai 2 anni di età).

Da non trascurare è poi la presenza, in svariate tisane disponibili in commercio, di coloranti, insaporitori e, in generale, di additivi non salutari nella primissima infanzia (e anche negli anni successivi).

Per i motivi appena citati, nei decenni si sono spesso susseguiti ritiri di prodotti dalla grande distribuzione organizzata.

Alla luce di ciò, i neo genitori che si sentono dare da nonni o parenti anziani il consiglio di somministrare la camomilla per calmare le coliche, devono dire categoricamente no.

Alle coliche, alla loro prevenzione, concretizzabile già durante la gravidanza, e ai veri rimedi, il Dottor Matteo Silva, osteopata pediatrico e neonatale, ha dedicato il videocorso verticale che puoi scoprire cliccando sul pulsante alla fine di questo paragrafo.

In questo video, invece, puoi vedere come funziona effettivamente il percorso di cura delle coliche e della risoluzione della stitichezza in un cucciolo di tre mesi (prima si comincia, meglio è!).

Quando iniziare a dare acqua ai neonati?

Chiarito come mai non dare l’acqua prima dei sei mesi al neonato e perché fare lo stesso, per motivi in parte diversi, non resta che capire quando è consigliabile partire con la somministrazione di acqua.

A circa sei mesi, il neonato matura i requisiti psicofisici per l’autosvezzamento. Da quel momento, l’acqua può essere introdotta serenamente durante i pasti.

Attenzione, però: fino all’anno di vita, la si può includere senza alcun problema nella routine dei pasti, ma più che altro per aiutare il piccolo ad acquisire familiarità con gli strumenti per bere (in questo articolo, ti consiglio quali usare).

Dai 12 ai 36 mesi, gli esperti SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana), raccomandano un apporto idrico quotidiano di 1200 ml, provenienti da latte, da acqua e da cibi che di questa sono ricchi. 

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