Cacca dura nel neonato a inizio svezzamento: cause e rimedi

Cacca dura nel neonato a inizio svezzamento

  1. INTRODUZIONE
  2. FECI DURE A INIZIO SVEZZAMENTO: PERCHÉ NON PREOCCUPARSI
  3. SVEZZAMENTO E CACCA DURA: COSA FARE IN CASO DI STITICHEZZA
  4. RIMEDI PER LE FECI DURE A INIZIO SVEZZAMENTO: L’OSTEO-MASSAGE ALLA PANCIA DEL NEONATO

Introduzione

La cacca dura nel neonato a inizio svezzamento è motivo di preoccupazione per molti neo genitori che, in consulenza, mi chiedono se sia o meno un’evenienza normale.

Nelle prossime righe di questo contenuto, ho deciso di rispondere a questa domanda e di fornire alcuni consigli pratici utili alla gestione della situazione.

Come puoi vedere, l’articolo ha un indice, che puoi utilizzare per approfondire le sfaccettature che ti interessano semplicemente cliccando sul titolo del paragrafo.

Per ulteriori specifiche sull’affascinante mondo dell’alimentazione complementare a richiesta, puoi scoprire il mio videocorso “Autosvezzamento pratico, facile e senza stress”, accessibile dal pulsante alla fine del paragrafo.

Se ti interessano, invece, aggiornamenti costanti su tematiche inerenti il benessere del tuo bambino, puoi visitare il profilo Instagram @drsilva.com_official.

Feci dure a inizio svezzamento: perché non preoccuparsi

Anche se, come poco fa ricordato, l’argomento della cacca dura nel neonato a inizio svezzamento è spesso un cruccio per mamma e papà, non c’è ragione di angustiarsi.

Come spiego in questo video, parliamo di un momento che arriva dopo un semestre che ha visto il piccolo, come da indicazioni OMS, nutrirsi esclusivamente di latte, materno o formulato.

L’avvio dell’alimentazione complementare a richiesta, che comporta l’approccio con i primi cibi caratterizzati da una consistenza solida implica, per forza di cose, un cambiamento della consistenza delle feci.

L’intestino del neonato deve abituarsi a nuove tipologie di alimenti.

Questi ultimi, come nel caso delle carote, da presentare in tavola cotte in modo da raggiungere una consistenza sicura anti soffocamento, possono avere anche un effetto astringente.

cacca dura nel neonato a inizio svezzamento

Svezzamento e cacca dura: cosa fare in caso di stitichezza

Quando si parla di cacca dura nel neonato a inizio svezzamento, una domanda in particolare domina la mente dei neo genitori. Quale di preciso? 

Quella relativa all’esistenza di un numero specifico di evacuazioni giornaliere che aiuti a capire se il piccolo è stitico.

Volete sapere una cosa? Non è possibile fornirlo perché non esiste. Ogni bimbo è infatti a sé e ha una reazione diversa all’introduzione di alimenti diversi da latte di mamma o dalla formula.

Quello che conta è che il neonato non pianga mentre fa la cacca e che, quando espelle le feci, queste siano di consistenza morbida.

In caso contrario è possibile, come ho sottolineato anche nel video che ti ho proposto all’inizio dell’articolo, assicurarsi di non stare esagerando con le fibre. 

Come puoi leggere in questa guida, all’inizio dell’autosvezzamento il fabbisogno di fibre è inferiore rispetto a quello che, mediamente, è raccomandato all’adulto.

Nel piatto bilanciato perfetto per il neonato in autosvezzamento, le fibre dovrebbero rappresentare più o meno il 25% dell’apporto energetico del singolo pasto.

Parliamo di circa la metà di quanto raccomandato all’adulto sano.

Vanno quindi evitati i cereali integrali e i legumi interi. Come ho rammentato sia qui, sia nel videocorso, è importante decorticarli fino ai 18 – 24 mesi del bimbo.

Rimedi per le feci dure a inizio svezzamento: l’Osteo-Massage alla pancia del neonato

Nei casi in cui il bambino fatica a fare la cacca e le feci a inizio svezzamento sono un po’ dure e gli rendono difficile l’evacuazione, si può fare riferimento anche all’osteopatia neonatale.

Come ricorda il Dottor Matteo Silva nel video precedentemente citato, si può eseguire un massaggio specifico che lavora sul sistema gastrointestinale e sulla peristalsi.

L’Osteo-Massage alla pancia del neonato, pratica a cui il Dottor Silva ha dedicato un videocorso che puoi trovare alla fine del paragrafo e che può rivelarsi utile anche contro le coliche, è diverso dal massaggio sole e luna in quanto meno superficiale e va eseguito con il neonato rilassato. 

Si comincia posizionando il bambino supino con le gambette flesse.

Partendo con il polpastrello del pollice subito sotto la costa sinistra, si preme, raggiungendo una profondità di 2 – 3 centimetri su 4 punti, procedendo dal basso verso l’alto. 

Ci si sposta al centro, iniziando da subito sotto lo sterno e focalizzandosi questa volta su cinque punti mostrati dal Dottor Silva nel videocorso.

Si conclude premendo, lievemente ma efficacemente, su 4 punti a sinistra.

Ogni pressione deve durare circa 7 secondi. 

Come evidenzia il Dottor Silva nel videocorso, se si dovesse avvertire tensione a livello addominale – non per forza perché il piccolo è agitato, ma anche perché sta giocando – bisogna smettere di premere.

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