Introduzione
Colostro: qual è la sua funzione per il benessere del bambino? Quali nutrienti apporta? Quanto dura? Ecco alcune domande imprescindibili nella quotidianità delle donne in dolce attesa e delle neo mamme.
Per rispondere a questi importantissimi interrogativi, ho creato il contenuto che puoi vedere qui sotto. Come sempre, per rendere la sua fruizione più agevole ho realizzato anche un indice. Cliccando sui titoli dei singoli paragrafi, potrai approfondire i temi che ti interessano di più.
Adesso non mi resta che augurarti buona lettura e invitarti, qualora dovessi avere dubbi o domande, a venirmi a trovare sul mio profilo Instagram.
Cos'è il colostro?
Come ricordato in questo video dalla Dottoressa Maria Chiara Alvisi, ostetrica, il colostro è un liquido particolarmente denso. Chiamato in causa da molti studiosi con l’espressione “liquido dorato”, è già presente nel seno all’inizio della gravidanza. Se, per esempio, nel corso del terzo trimestre si prova a spremere la mammella, operazione che è utile saper fare in allattamento, è possibile accorgersi dell’uscita di qualche goccia di colostro. A proposito della spremitura del seno, ti invito a visionare il video dedicato sul mio canale YouTube, un breve ed esaustivo tutorial curato sempre dalla fantastica Maria Chiara.
Per rendersi conto di quanto il colostro sia prezioso, basta rammentare che una singola goccia contiene più di un milione di cellule anticorpali. Ricchissimo di vitamine, è caratterizzato dalla presenza di componenti che fanno partire la peristalsi intestinale, permettendo al cucciolo di lasciare andare tutte le sostanze di scarto presenti nel suo piccolo corpo. Parliamo dell’espulsione delle prime feci, scientificamente note come mecomio. In quello che è un momento fondamentale per i primissimi momenti di vita del neonato, avviene anche l’espulsione della bilirubina sintetizzata in eccesso dopo il parto.
Molte neo mamme si preoccupano quando si rendono conto che la quantità del colostro è davvero esigua. Non c’è nessun problema! Anche in questo caso, la natura è saggia e sa perfettamente cosa serve al piccolo. Essendo il suo stomaco di dimensioni ridotte, non c’è bisogno di una grande quantità di nutrimento.
La situazione appena citata spiega il calo fisiologico di peso nel primo giorno dopo la nascita. In quelli successivi, il piccolo troverà nel colostro tutto quello che gli è necessario per nutrirsi al meglio. Nei giorni che seguono la nascita, il colostro si trasforma in latte e successivamente in latte maturo.
Tornando ai primissimi periodi dopo il parto, ricordiamo che lo stomaco inizia a espandersi con un processo di natura meccanica non necessario durante la gestazione, nel corso della quale tutti i nutrienti arrivano attraverso il cordone ombelicale.
In virtù di quanto appena specificato, il meccanismo di sopravvivenza vede in primo piano il ruolo delle pochissime gocce di colostro, liquido in cui, come specificato all’inizio dell’articolo, è concentrata una quantità di nutrienti senza eguali.

Cosa contiene il colostro?
Inconfondibile con il suo colore bianco-giallastro, il colostro ha una peculiarità a dir poco speciale: nel corso del tempo, la sua composizione è rimasta invariata. Ciò vuol dire che le esigenze nutrizionali dei primi 4/5 giorni di vita si sono conservate nei millenni. Il contenuto specifico delle singole sostanze, però, può mutare sulla base di aspetti come la salute della neo mamma.
Detto questo, possiamo entrare nel vivo delle informazioni sulla sua composizione. Il colostro è caratterizzato da un’importante quantità di proteine, sali minerali e vitamine. Per quanto riguarda le proteine, rispetto al cosiddetto latte maturo, possiamo trovare una quantità relativamente bassa di caseina. Lo stesso si può dire per il lattosio. A rendere speciale il colostro è però la ricchezza in anticorpi, per esempio le immunoglobuline. Da non trascurare è altresì la presenza di enzimi e fattori di crescita.
Guardando nello specifico al ruolo delle immunoglobuline, facciamo presente la loro importanza ai fini della protezione del piccolo dalle potenziali infezioni contro le quali il suo sistema immunitario non è ancora sufficientemente allenato.
L’importanza del colostro non finisce certo qui! Il liquido dorato, infatti, permette di prevenire anche le risposte immunitarie non necessarie. In poche parole, garantisce, fin dai primissimi giorni di vita del cucciolo, un equilibrio generale del sistema immunitario.
Diverse evidenze scientifiche hanno posto l’accento sulla capacità del colostro di favorire la riduzione del rischio di insorgenza di gastroenteriti. Lo stesso si può dire per l’attacco da parte di batteri intestinali patogeni come l’Escherichia Coli e il Clostridium difficile.

Come favorirne l'uscita
Sono tante le domande riguardanti il colostro. Una delle più frequenti riguarda le modalità giuste per farlo uscire. La risposta è molto semplice: bisogna attaccare il bambino al seno quanto più si può. Il riflesso di suzione del cucciolo favorisce la fuoriuscita del colostro. Per amor di precisione, facciamo presente che il processo appena menzionato può non avvenire automaticamente nelle immediate 24 ore post parto per via della densità del colostro e per le conseguenti difficoltà nella sua uscita dai dotti mammari.
Lo stimolo meccanico della suzione non è prezioso solamente ai fini della fuoriuscita del colostro, ma anche per quanto riguarda la concretizzazione della montata lattea.
Quanto dura
Il colostro continua ad esserci fino a quando non diventa latte di transizione e successivamente latte maturo. Le neo mamme possono rendersi conto che ciò che esce dal loro seno è un composto giallastro, che diventerà poi giallo chiaro misto a bianco. Nel momento in cui sopraggiunge la montata lattea, diventa bianco puro.
I tempi di questa trasformazione dipendono da vari fattori. Quali? Da come è andato il parto e dal bambino che si ha di fronte. Se il piccolo tende a stimolare tanto il seno, la situazione sarà diversa rispetto a quella che, invece, si concretizza davanti a un neonato che deve essere magari un po’ aiutato nell’avvio del processo di suzione.
Non bisogna preoccuparsi se il latte arriva un po’ dopo rispetto ai tempi dei quali si è sentito parlare da un’altra mamma. In questo come in tanti altri aspetti della meravigliosa esperienza che è la crescita di un cucciolo, ogni situazione è a sé. La neo mamma deve stare serena e pensare che, con il colostro, il piccolo ha tutto quello che gli serve per nutrirsi in maniera efficace e completa nel corso dei suoi primi giorni fuori dal pancione.
Concludo sottolineando che, in media, le mamme che hanno partorito prematuramente vedono il colostro durare per un tempo più lungo. Come mai? Perché, con questo ingegnoso stratagemma, la natura garantisce uno sviluppo ottimale ai loro cuccioli. Non dimentichiamo infatti che il colostro, grazie ai suoi fattori di crescita, è nodale per la maturazione degli organi e degli apparati del neonato.