Come comporre un piatto bilanciato in svezzamento

Come comporre un piatto bilanciato in svezzamento

  1. INTRODUZIONE
  2. PIATTO COMPLETO IN SVEZZAMENTO: QUALI NUTRIENTI DEVE INCLUDERE?
  3. CARBOIDRATI
  4. PROTEINE
  5. GRASSI O LIPIDI
  6. VITAMINE, FIBRE E SALI MINERALI
  7. PIATTO UNICO IN SVEZZAMENTO: ISPIRAZIONI PER RICETTE BILANCIATE E SALUTARI

Introduzione

Come comporre un piatto bilanciato in svezzamento?

Ci sono differenze tra quello adatto al piccolo e il piatto che, invece, va proposto agli adulti della famiglia?

Se ti stai ponendo queste domande, fondamentali per il benessere del tuo cucciolo, l’articolo di questa pagina fa per te.

Preceduto da un indice per darti la possibilità, con un semplice click sui titoli dei paragrafi, di approfondire le sfaccettature che senti più vicine e interessanti, contiene informazioni che possono essere completate grazie al mio videocorso “Autosvezzamento pratico, facile e senza stress”.

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Piatto completo in svezzamento: quali nutrienti deve includere?

Parlare di composizione del piatto bilanciato in svezzamento vuol dire, per forza di cose, focalizzarsi sui nutrienti che devono essere inclusi. Scopriamoli assieme nei prossimi paragrafi.

Carboidrati

Le fonti di carboidrati, senza mai dimenticare l’importanza di consistenze e tagli sicuri per prevenire il soffocamento in autosvezzamento, sono imprescindibili e andrebbero variate il più possibile.

Quando ci si chiede come comporre un piatto bilanciato in svezzamento, è possibile chiamare in causa i vari e numerosi formati di pasta, cereali come il miglio, la quinoa, il riso, il sorgo, per non parlare del pane. 

Per quanto riguarda le dosi, è bene sapere che, per il piccolo in autosvezzamento, i carboidrati dovrebbero rappresentare il 50% dell’introito calorico complessivo del singolo pasto (con piatti già divisi come quello che utilizzo in questo video si parte avvantaggiati).

In merito ai cereali è opportuno,come ho ricordato anche in questo articolo, evitare quelli integrali per tutto il primo anno (almeno).

piatto bilanciato in svezzamento

Proteine

Nell’ambito del piatto bilanciato in svezzamento, le proteine dovrebbero rappresentare ¼ dell’apporto calorico totale del pasto.

Essenziale è non dimenticare la moderazione: come ricordano i parametri SINU, il fabbisogno proteico dai 6 ai 12 mesi è pari a 9 grammi al giorno e passa a 11 dai 12 ai 36 mesi.

Non esagerare con le proteine nel piatto bilanciato in svezzamento è nodale.

Se si eccede, aumenta il rischio di avere a che fare con un aumento delle cellule adipose, con tutte le conseguenze del caso sul sovrappeso.

Esattamente come nel caso dei carboidrati, è opportuno variare.

Spazio quindi a fonti di proteine di origine vegetale – legumi innanzitutto – sia ad alimenti proteici di origine animale (carne, uova, formaggio, pesce).

Come sottolineo anche nel videocorso, la Società Italiana di Pediatria raccomanda di consumare la carne non più di 3 volte a settimana, il pesce 3 – 4 volte e i formaggi massimo due.

Per quanto riguarda i legumi, invece, si può arrivare pure a 4 – 5.

In merito ai formaggi, ricordo che va contato pure il parmigiano che si impiega per la preparazione dei vari piatti o che si spolvera sulla pasta.

Relativamente alla carne, invece, è opportuno orientarsi verso i tagli magri.

Meglio abbondare con l’aggiunta di olio a crudo nel condimento piuttosto che eccedere con i grassi saturi, presenti in abbondanza nella carne rossa.

Cosa dire, invece, del pesce?

Che quando si compone il piatto bilanciato in svezzamento è bene sceglierlo di piccole o medie dimensioni.

I pesci di grandi dimensioni, andrebbero evitati in quanto ricchi di mercurio.

Il consumo di pesci di fondale come la platessa o la sogliola è invece da limitare.

Rammento infine che i legumi, come più volte specificato, andrebbero proposti decorticati o passati per il primo anno di vita.

Grassi o lipidi

I grassi, o lipidi, non dovrebbero mai mancare nel piatto bilanciato in svezzamento.

Non bisogna dimenticare che, durante la prima infanzia, il fabbisogno di lipidi è maggiore rispetto all’età adulta.

A dimostrarlo ci pensa anche il fatto che la metà delle calorie del latte materno è a base di lipidi.

Il classico cucchiaino di olio extra vergine di oliva a crudo sui piatti che si portano in tavola e che si propongono al piccolo è senza dubbio un’ottima fonte di grassi, ma non è la sola.

Da ricordare sono anche le olive tagliate in sicurezza – quindi a fettine sottili – e le creme 100% frutta secca, da spalmare sul pane o da aggiungere allo yogurt.

Degni di nota sono pure l’avocado, da tagliare in sicurezza o da proporre schiacciato con la forchetta, e il salmone selvaggio.

piatto bilanciato in svezzamento

Vitamine, fibre e sali minerali

Nel piatto bilanciato in svezzamento, il fabbisogno relativo a vitamine, sali minerali e fibre può essere soddisfatto soprattutto grazie all’assunzione di ortaggi.

Nell’ideale piatto citato più volte nelle righe precedenti, gli ortaggi dovrebbero rappresentare ¼ dell’apporto calorico complessivo.

In questo aspetto troviamo una delle più importanti differenze con la dieta dell’adulto: in tale frangente, nel piatto ideale, il 50% dell’introito calorico totale dovrebbe arrivare dai suddetti alimenti.

Come sceglierli? A km 0, così da avere tutte le certezze in merito alla genuinità e alla freschezza.

Quando si parla dei piatti unici, richiedono un pochino più di attenzione.

In casi come quello della vellutata, per esempio, c’è il rischio concreto di offrirne troppi.

Parlando della frutta, invece, è bene sottolineare il suo essere un’ottima base per gli spuntini.

Come specifico anche nel videocorso, nessuno vieta di presentarla in tavola sia durante, sia dopo i pasti.

In alcuni casi, proporla durante i pasti può essere vantaggioso.

Basta pensare ad alimenti come la fettina di kiwi o lo spicchio di mandarino che, fonti di vitamina C, sono perfetti per assimilare meglio il ferro non eme, contenuto negli alimenti di origine vegetale e notoriamente meno biodisponibile.

Tornando un attimo alla frutta da proporre come spuntino, è doveroso rammentare che, da sola, non rappresenta un piatto bilanciato in svezzamento.

Nei primi mesi è da associare alla poppata al seno o al latte in formula.

Successivamente, si può abbinare a cibi a densità calorica maggiore, come per esempio lo yogurt bianco naturale o la crema 100% frutta secca.

Piatto unico in svezzamento: ispirazioni per ricette bilanciate e salutari

I piatti unici, già menzionati, possono rappresentare un’ottima alternativa per portare in tavola pasti gustosi e bilanciati in autosvezzamento.

Giusto per fare un esempio, ricordiamo il risotto alla zucca, delizia tipica dei mesi freddi che stanno per iniziare.

Si tratta di un piatto bilanciato in quanto contiene carboidrati e ortaggi.

La quota lipidica e quella di proteine possono essere soddisfatte con un filo d’olio EVO a crudo e un cucchiaino di parmigiano.

Anche le polpette sono fantastiche quando si parla di piatto bilanciato in svezzamento. 

Si può prepararle utilizzando le lenticchie, fonti sia di fibre, sia di proteine, ma anche la quinoa, pseudocereale che, a crudo, apporta circa 64,6 grammi di carboidrati a singolo etto.

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