Come preparare il brodo vegetale per lo svezzamento
- INTRODUZIONE
SOFFOCAMENTO DA CORPO ESTRANEO IN ETÀ PEDIATRICA: COSA SAPERE
COME EVITARE IL SOFFOCAMENTO IN AUTOSVEZZAMENTO: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
EVITARE IL SOFFOCAMENTO NEI BAMBINI: TAGLI SICURI DELLE FONTI DI CARBOIDRATI
SOFFOCAMENTO DA CIBO: COME PREVENIRLO CON CONSISTENZE GIUSTE E TAGLI SICURI DEI FORMAGGI
COME EVITARE SOFFOCAMENTO DA CIBO IN SVEZZAMENTO: CONSISTENZE E TAGLI SICURI DELLA CARNE
FRUTTA E VERDURA: TAGLI SICURI E CONSISTENZE IN AUTOSVEZZAMENTO
Introduzione
Come evitare il soffocamento in svezzamento?
Se te lo stai chiedendo, cosa normalissima se hai un bambino di pochi mesi che sta per maturare i requisiti per l’approccio a cibi diversi da latte materno e/o formulato, questo contenuto fa per te.
I dubbi su come evitare il soffocamento nei neonati sono tanti e riguardano diversi aspetti.
Avrai senza dubbio sentito parlare di manovre di disostruzione pediatrica, ma anche di consistenze adeguate e tagli sicuri.
No problem! In questo articolo, che ho corredato con un indice per permetterti di fruire agevolmente dei contenuti e di scegliere, con un semplice click sul titolo del paragrafo, quelli che ti interessano di più, li approfondiremo assieme.
Per informazioni scientifiche su manovre di disostruzione, di rianimazione e tagli sicuri, ti invito a scoprire il videocorso dedicato, accessibile dal pulsante in fondo al paragrafo e curato dalla Dottoressa Pilar Nannini, pediatra.
Per aggiornamenti e spunti per accompagnarti nello sviluppo del tuo bimbo, puoi, invece, venirmi a trovare su Instagram sul profilo @drsilva.com_official.
Soffocamento da corpo estraneo in età pediatrica: cosa sapere
Prima di aprire la parentesi dedicata a come evitare il soffocamento in svezzamento, è il caso di soffermarsi un attimo sui numeri del razionale del soffocamento da corpo estraneo in età pediatrica.
Evenienza che può essere annoverata fra le principali cause di decesso nei bambini con meno di tre anni, in tutta Europa costa la vita, secondo stime scientifiche autorevole, a circa 500 pazienti pediatrici.
Come sottolineato nelle Linee di Indirizzo per la Prevenzione del Soffocamento da Cibo in Età Pediatrica curate dal Ministero della Salute, gli alimenti rappresentano una delle principali cause del soffocamento da corpo estraneo nei bambini.
Con lo scopo di ridurre la frequenza degli incidenti, negli ultimi anni istituzioni e realtà sanitarie hanno promosso campagne di prevenzione dedicate ai genitori e, in generale, ai caregiver dei più piccoli (nonni, tate, educatori etc.).

Come evitare il soffocamento in autosvezzamento: prevenzione primaria e secondaria
Parlare di come evitare il soffocamento in svezzamento implica, per forza di cose, un focus sulla prevenzione primaria e su quella secondaria.
Ecco tutti i dettagli in merito:
- Prevenzione primaria: conoscenza delle consistenze adeguate e dei tagli sicuri per proporre il cibo al proprio cucciolo;
- prevenzione secondaria: padronanza, acquisibile tramite la frequenza di un corso, della manovre di disostruzione pediatrica e di rianimazione cardiopolmonare. La prevenzione secondaria del soffocamento da cibo in età pediatrica riguarda anche la supervisione durante il consumo dei pasti. Il neonato non deve mangiare davanti agli schermi e neppure correndo o giocando. Inoltre, non deve mai mangiare sulla macchina in movimento. La supervisione deve proseguire anche con la fine dell’autosvezzamento. La maggior parte degli episodi di soffocamento, infatti, avvengono tra i 2 e i 4 anni, quando si tende, sbagliando, ad abbassare la guardia.
Soffocamento neonato cibo: le consistenze adeguate
Proporre cibi di consistenza adeguata è uno degli aspetti chiave da considerare quando si discute di come evitare il soffocamento in svezzamento.
A 6 mesi, il neonato non è ancora in grado di triturare il cibo.
Grazie alle gengive e ai movimenti della lingua, riesce però a sminuzzarlo, riducendolo, anche tramite alcuni enzimi digestivi, in consistenza cremosa.
In virtù di ciò, è importante proporre alimenti di consistenza sufficientemente morbida.
Per capire se è adeguata, basta prendere il singolo alimento e vedere se si schiaccia fra i primi polpastrelli del pollice e dell’indice.
In alternativa, si può provare a spappolarlo tra la lingua e il palato.
Se si riesce a schiacciarlo senza fatica, vuol dire che la consistenza è giusta.
L’alimento si spezza in più parti? In questi casi, è meglio evitarlo.
Chiarita questa premessa, ci possiamo soffermare sui tagli sicuri.

Evitare il soffocamento nei bambini: tagli sicuri delle fonti di carboidrati
Proporre cibi di consistenza adeguata è uno degli aspetti chiave da considerare quando si discute di come evitare il soffocamento in svezzamento.
A 6 mesi, il neonato non è ancora in grado di triturare il cibo.
Grazie alle gengive e ai movimenti della lingua, riesce però a sminuzzarlo, riducendolo, anche tramite alcuni enzimi digestivi, in consistenza cremosa.
In virtù di ciò, è importante proporre alimenti di consistenza sufficientemente morbida.
Per capire se è adeguata, basta prendere il singolo alimento e vedere se si schiaccia fra i primi polpastrelli del pollice e dell’indice.
In alternativa, si può provare a spappolarlo tra la lingua e il palato.
Se si riesce a schiacciarlo senza fatica, vuol dire che la consistenza è giusta.
L’alimento si spezza in più parti? In questi casi, è meglio evitarlo.
Chiarita questa premessa, ci possiamo soffermare sui tagli sicuri.

Tagli e formati sicuri della pasta
Rispondere alla domanda “Come evitare il soffocamento in svezzamento?” vuol dire aprire la parentesi dei tagli e dei formati sicuri della pasta, la regina della cucina italiana.
Spaghetti, fusilli e tagliatelle sono formati da considerare senza problemi fin da subito.
Parliamo di tipi di pasta che si afferrano facilmente con la presa palmare e con una forma che non ostruisce le vie aeree.
Sono sicure anche le farfalle e i ditalini.
Questi ultimi, però, all’inizio possono risultare difficili da afferrare.
Ecco perché è meglio proporli quando si affaccia la competenza di gestione della presa a pinza.
Un altro formato di pasta molto amato sono le orecchiette, che vanno tagliate in pezzi che vanno dai 2 ai 4, onde evitare il rischio che rimangano attaccate al palato.
Le penne, le mezze penne e i rigatoni, avendo il buco al centro, non rappresentano un rischio per l’ostruzione delle vie aeree.
Per scongiurare il rischio che il cucciolo abbia a che fare con un Gag Reflex particolarmente accentuato – accade perché sono formati di pasta scivolosi e che si risucchiano bruscamente – è consigliabile tagliarli nel senso della lunghezza.
Gli gnocchi, nella loro classica forma sferica, fanno parte dell’elenco degli alimenti a rischio soffocamento per i bambini più piccoli.
Per portarli in tavola in sicurezza, li si può preparare di forma allungata.
Così sono gli spätzle, gnocchetti agli spinaci tipici della cucina tirolese e ottimi da proporre al neonato in autosvezzamento.
Come proporre il riso in autosvezzamento
Il riso fa parte delle fonti di carboidrati da includere nella routine alimentare di un neonato in autosvezzamento.
Come proporlo? Il formato, di suo, è il non plus ultra della sicurezza.
L’approccio da adottare quando ci si chiede come evitare il soffocamento in svezzamento riguarda, più che altro, la scelta della tipologia di riso.
Il Carnaroli, per esempio, va benissimo.
Si schiaccia facilmente con la forchetta, in particolar modo quando è cotto e stracotto.
Il basmati, in virtù della sua consistenza dura, deve essere cotto un pochino di più.
Il riso Venere, invece, per via della resistenza alla cottura, può risultare ostico da gestire in bocca.

Come proporre in sicurezza il pane
Il nostro viaggio dedicato a come evitare il soffocamento in svezzamento e alla gestione di consistenze adeguate e tagli sicuri delle fonti di carboidrati prosegue con un focus sul pane.
Come proporlo in sicurezza nei pasti del neonato in autosvezzamento?
Essenziale è che risulti agevole da sbriciolare con due dita.
Ottimo da presentare in tavola sia intero – il neonato può ciucciarlo – sia con il taglio a listarelle, può essere reso più friabile, nei casi in cui lo si taglia a fette, passandolo per pochi minuti o in padella o in forno.
Fonti di proteine: alla scoperta dei tagli sicuri
Dopo aver parlato delle consistenze adeguate e dei tagli sicuri delle principali fonti di carboidrati è arrivato il momento, nei prossimi paragrafi, di soffermarci su come evitare il soffocamento in svezzamento proponendo in sicurezza le fonti di proteine.
Soffocamento da cibo: come prevenirlo con consistenze giuste e tagli sicuri dei formaggi
Come evitare il soffocamento in svezzamento grazie alla proposta di formaggi della consistenza adatta e tagliati in sicurezza?
Ricordando innanzitutto di evitare quelli morbidi e di consistenza gommosa. Il formaggio non a rischio soffocamento per il neonato in svezzamento è quello sufficientemente morbido per poter essere masticato e che si scioglie in bocca.
Per quanto riguarda i tagli sicuri, i riferimenti sono quello a bastoncino o a pezzi piccoli.
Da evitare, invece, è il taglio a listarelle.
Parliamo un attimo di mozzarella, uno dei formaggi più celebri e amati.
Va portata in tavola a striscioline sottili o a pezzetti, mai calda.
A causa della consistenza collosa, infatti, la mozzarella calda rappresenta uno degli alimenti a rischio soffocamento per i neonati in svezzamento.

Come portare in tavola in sicurezza i legumi
Domandarsi come evitare il soffocamento in svezzamento vuol dire aprire anche la parentesi dedicata ai legumi.
Per proporli in sicurezza è necessario innanzitutto decorticarli – qui puoi scoprire come mai – e, a seconda delle esigenze e dei desideri, procedere a schiacciarli con la forchetta, ridurli in hummus o, per esempio, utilizzarli per preparare una gustosa farinata.

I tagli sicuri delle uova
Proseguendo il viaggio alla scoperta di come evitare il soffocamento in svezzamento imparando a gestire le consistenze e i tagli sicuri degli alimenti, arriviamo a parlare delle uova.
Le alternative a cui fare riferimento sono diverse.
L’uovo in autosvezzamento può essere proposto sodo e tagliato a fettine sottile per il lungo, sminuzzato, cotto sotto forma di frittata o strapazzato.
Come evitare soffocamento da cibo in svezzamento: consistenze e tagli sicuri della carne
Se ti stai chiedendo come evitare il soffocamento in svezzamento tagliando in sicurezza la carne e scegliendo le consistenze giuste, devi sapere che, nel caso della carne bianca, si parla di un alimento difficile da masticare da parte del piccolo, almeno fino a quando non spuntano i molari.
In virtù di ciò, è consigliabile offrirla tagliata in pezzi molto piccoli, quasi come se fosse sminuzzata.
La si può anche usare come ingrediente di un buon ragù.
Va evitato, invece, il taglio a listarelle.
La carne rossa, anch’essa difficile da masticare in quanto di consistenza gommosa e fibrosa, può essere proposta sotto forma di polpetta, allungata o con una forma più tondeggiante e una dimensione ridotta a seconda che la si porti in tavola quando il bimbo padroneggia la presa palmare o la presa a pinza.
Salumi e wurstel sono alimenti da limitare in maniera drastica in autosvezzamento (e non solo).
Se si decide di offrirli, ai primi va rigorosamente eliminato il grasso.
Il salume, dopo aver accertato il suo non essere troppo fibroso, va proposto in pezzettini piccoli.
I wurstel, invece, tagliati a rondelle rappresentano uno degli alimenti a rischio di soffocamento per i piccoli durante l’autosvezzamento.
Per evitare che diventino dei veri e propri tappi per le vie aeree, vanno tagliati in 4 o più pezzi, ma anche a listarelle.
Tagliare in sicurezza il pesce in autosvezzamento
Spostiamo ora l’attenzione su un altro aspetto da conoscere assolutamente quando ci si chiede come evitare il soffocamento in svezzamento: il focus su consistenze e tagli sicuri del pesce.
Cosa bisogna fare?
Cuocerlo, togliere le spine, tagliarlo, a seconda dell’età che ha il piccolo, a striscioline o a pezzetti piccoli.
Attenzione: queste sono le raccomandazioni generali.
Esistono poi i casi specifici, per esempio quelli relativi a seppie, totani, calamari.
Scivolosi e di consistenza gommosa, per prevenire il soffocamento in svezzamento dovrebbero essere portati in tavola sotto forma di ragù.
Frutta e verdura: tagli sicuri e consistenze in autosvezzamento
Avere le idee chiare su come evitare il soffocamento in svezzamento vuol dire conoscere pure i tagli sicuri e le consistenze adeguate di frutta e verdura.
Vediamo alcuni esempi pratici nei prossimi paragrafi (nel videocorso “Autosvezzamento pratico, facile e senza stress” della nutrizionista Dottoressa Federica Dell’Oro puoi trovare in omaggio l’atlante dei tagli sicuri dedicato a tantissime tipologie di alimenti).
Come cuocere e tagliare in sicurezza le zucchine
Le zucchine, uno degli ortaggi più amati tipici dei mesi della bella stagione, possono essere offerte, in autosvezzamento, lesse e tagliate a piccoli pezzettini.
In alternativa, le si può tagliare a finger food.
Si possono anche proporre crude, ma solo tagliate in fogli sottili (si può usare il pelapatate).
Pomodorini in autosvezzamento: come offrirli?
Tra le regole da rammentare sempre quando ci si chiede come evitare il soffocamento in svezzamento spicca il fatto di non offrire mai e poi mai i pomodorini interi.
Per la loro forma e scivolosità, sono uno degli alimenti a maggior rischio di soffocamento per i neonati in autosvezzamento.
Non c’è alcun problema se li si presenta in tavola tagliati a metà o in 4 parti.
Li si può proporre pure tagliati sottili in senso longitudinale.
Consistenza adeguata e tagli sicuri delle carote
Pure le carote meritano un piccolo focus quando si parla di come evitare il soffocamento in svezzamento.
Da offrire crude solo se grattugiate e, possibilmente, una volta che sono spuntati i molari, così a rendere meno ostico lo sminuzzamento della parte fibrosa, in alternativa si possono lessare e tagliare a listarelle.
Vietatissimo, anche in questo caso, è il taglio a rondelle.
Il taglio in sicurezza della banana
In conclusione di questo articolo su come evitare il soffocamento in svezzamento con l’aiuto di consistenze adeguate e tagli sicuri, diamo spazio alla banana.
Per offrirla in sicurezza bisogna tagliarla in senso trasversale e, subito dopo, longitudinalmente.
Considerando sempre il senso longitudinale, è consigliabile tagliarla ancora per ridurre lo spessore.
Se il piccolo padroneggia già la presa a pinza, la scelta giusta è il taglio sicuro a cubetti.