Come si prepara il seno per l'allattamento
Introduzione
“Dottoressa, come si prepara il seno per l’allattamento?”: ecco un dubbio a dir poco frequente tra le future mamme che incontro in consulenza.
L’argomento è caldissimo, motivo per cui ho preparato per te questo contenuto.
Come vedi, è preceduto da un indice. Se ti interessa una particolare sfaccettatura del tema, non devi fare altro che cliccare sul paragrafo con il titolo corrispondente.
Per un viaggio completo nel meraviglioso mondo dell’allattamento al seno, ti invito a scoprire il videocorso dedicato, che ho curato in prima persona, “Al Profumo di Latte”.
Sul profilo Instagram @drsilva.com_official, invece, troverai contenuti quotidiani che ti aiuteranno ad accompagnare il tuo bimbo nel suo sviluppo motorio.
Preparazione del seno all’allattamento: cosa fare?
Le donne che mi chiedono informazioni su come si prepara il seno all’allattamento lo fanno perché sentono spesso, da parenti più anziane di loro, consigli relativi all’importanza di sfregare i capezzoli durante la dolce attesa, di indurirli, addirittura di passarci sopra il succo di limone.
In tante, da nonne/mamme, hanno ricevuto raccomandazioni in merito alla loro idratazione ai fini dell’ottimizzazione della flessibilità.
Tutto questo è utile? Assolutamente no!
Come ricordo in questo video, la miglior preparazione del seno in vista dell’allattamento è la gravidanza stessa.
Quando ci si chiede come cambia il seno in gravidanza, è infatti importante chiamare in causa le ghiandole di Montgomery, che si trovano a livello dell’areola.
Queste ghiandole producono una sostanza grassa unica nel suo genere, che ha due compiti.
Grazie al suo odore, attira il cucciolo durante l’allattamento.
Contribuisce altresì a idratare la pelle del seno e a proteggerla dagli attacchi di batteri patogeni.

Preparare il seno in gravidanza: i capezzoli si devono lavare con il sapone?
Sono davvero tante le domande da parte delle donne che si chiedono come si prepara il seno per l’allattamento!
Tra gli interrogativi in questione, rientrano quelli relativi ai vantaggi derivanti al lavaggio dei capezzoli con il sapone.
Si tratta di un comportamento da evitare.
Come mai? Perché si rischia di rovinare l’integrità dello strato protettivo poco fa citato e di seccare la pelle.
Basta sciacquare quotidianamente i capezzoli sotto l’acqua e, come si suol dire, il gioco è fatto.
Massaggi con l’olio di mandorle: aiutano davvero a prevenire le ragadi?
Tra i dubbi che affollano la mente delle donne in dolce attesa che si chiedono come preparare il seno per l’allattamento in primo piano spiccano quelli relativi all’utilità dei massaggi con l’olio di mandorle o con la lanolina.
Servono davvero a prevenire le ragadi al seno?
Ancora una volta, la risposta è negativa.
C’è solo un modo per prevenire le ragadi: concentrarsi, fin dalle primissime ore di nascita del cucciolo, sulla qualità dell’attacco al seno (nel videocorso trovi dei capitolo dedicati).
Nel caso in cui dovessero comunque insorgere o, nei primi giorni, dovessero palesarsi segnali di suzione non nutritiva, è cruciale contattare tempestivamente un osteopata specializzato.
Spremitura manuale del seno
Per preparare il seno all’allattamento o, per meglio dire, ai momenti in cui non si può attaccare il bambino ma si ha comunque intenzione di non fargli mancare il latte di mamma, è utile, già nel corso del terzo trimestre, concentrarsi sulla spremitura manuale del seno.
Come è possibile leggere in questa guida, si deve partire, così da concretizzare un effetto vasodilatatore e miorilassante, riscaldando la mammella.
Già negli ultimi mesi di gravidanza, è possibile vedere uscire il colostro.
Il valore dell'aiuto professionale
Più che su come preparare il seno per l’allattamento, in gravidanza è importante concentrarsi sulla preparazione mentale, che si può migliorare attraverso la formazione.
Ecco perché è il caso, già quando si è in dolce attesa, contattare un’ostetrica specializzata per una consulenza che aiuti a familiarizzare con aspetti come le corrette modalità di attacco, con la gestione dei processi di prevenzione di problematiche come ragadi e mastite – il videocorso aiuta indubbiamente a velocizzare – e con il riconoscimento dei segnali di fame del neonato.
