Crampi in gravidanza: cause e come risolverli con l'osteopatia
Introduzione
Crampi in gravidanza: cosa li provoca? Quando si presentano? Come eliminarli? Ecco tre interrogativi fra i tanti che affollano la mente di quasi tutte le donne in dolce attesa.
Nell’articolo che troverai qui sotto, ti prenderò per mano e ti aiuterò a scoprire le risposte.
Come puoi vedere, ho incluso anche un indice.
L’ho preparato per permetterti di fruire agevolmente del contenuto.
Ti interessa una particolare sfaccettatura del tema che ho scelto di approfondire?
Non dovrai fare altro che cliccare sul paragrafo con il titolo corrispondente.
Hai concluso la lettura e hai ancora delle domande? No problem!
Ti aspetto su Instagram per chiarire qualsiasi tuo dubbio in direct o nei commenti. Ora non ci resta che entrare nel vivo dell’azione!
Ti do un piccolo spoiler: parlerò soprattutto di crampi a livello della fascia plantare, del polpaccio e della gamba in generale.
Crampi in dolce attesa: quando e perché vengono
I crampi nelle zone del corpo sopra menzionate insorgono, durante la gravidanza, generalmente tra il secondo e il terzo trimestre.
Parliamo infatti di un periodo durante il quale la pancia cresce e c’è maggior ristagno di liquidi.
Di conseguenza, l’efficienza del sistema linfatico e la circolazione vengono interessati da una situazione di criticità.
Il suddetto quadro all’insegna del ristagno – che può essere associato alla presenza di piccole contratture – contribuisce a provocare i crampi, frequenti di notte (nel videocorso che puoi trovare alla fine di questo paragrafo, ti illustro gli step per eseguire dei massaggi che permettono di risolvere il problema).
Nei casi appena menzionati, l’osteopatia può rivelarsi preziosa. Come mai? Per diversi motivi.
Innanzitutto, come ricordo in questo video che mi vede assieme a Martina, ai tempi incinta di nove mesi del piccolo Leo e protagonista anche dei contenuti sul mal di schiena, sulla cervicale e sulla sciatica in gravidanza, il trattamento osteopatico consente, decontraendo la muscolatura del piede e del polpaccio, di risolvere alcune dolorabilità.
C’è molto di più! Migliorando il drenaggio linfatico, si riesce a risolvere anche la parte relativa ai crampi.
Nel prossimo paragrafo, spiegherò, passo dopo passo, le fasi del trattamento che ho effettuato su Martina.

Come risolverli con l'osteopatia
Come appena specificato, l’osteopatia può rivelarsi fondamentale contro i crampi in gravidanza.
Nel caso di Martina, per effettuare il trattamento sono partito focalizzandomi sul suo piede destro e massaggiandone la muscolatura.
Nel video linkato nel paragrafo precedente, si vede Martina in posizione supina.
Non è scontato che una mamma in fase avanzata di gravidanza riesca a mantenerla per diversi minuti, in quanto la pancia pesa.
Se la paziente fa fatica, durante il trattamento osteopatico può tranquillamente posizionarsi su un fianco.
A partire da 1:34 nel video, mi sono dedicato a decontrarre la fascia plantare, posizionandomi, per essere più efficace, con due pollici a livello del tallone di Martina.
La manovra che ho eseguito su di lei, può essere ripetuta senza problemi da qualsiasi futuro papà.
Nel videocorso al quale puoi accedere alla fine del paragrafo, percorso dedicato all’Osteo-Massage ® alla mamma, puoi trovare un capitolo specifico.
Come sottolineo nella video pillola che ho più volte citato in queste righe, è fondamentale massaggiare sia centralmente, sia lateralmente, sia medialmente (verso l’interno). Bisogna partire dal tallone e arrivare alla base delle dita.
La pressione deve essere incisiva: se possibile, è il caso di mantenerla per una decina di secondi a punto.
Dopo essersi focalizzato sulla parte plantare, l’osteopata che tratta la paziente con crampi in gravidanza va a lavorare sulla mobilità del piede stesso e della caviglia.
Quest’ultima va gradualmente articolata e mobilizzata.
A partire da 2:41 nel video, ho invitato Martina a flettere la gamba, per andare a lavorare in maniera specifica sulla parte del polpaccio.
Con una pressione profonda, sono andato a lavorare sul tricipite.
Si tratta di una delle zone più importanti da trattare quando si hanno i crampi in gravidanza, soprattutto al polpaccio e al piede.
Focalizzarsi sulla prima di queste due parti, infatti, favorisce tantissimo il miglioramento del drenaggio e della circolazione (da 2:59 a 3:00, puoi vedere quanto vado in profondità, così da regolarti al meglio nel caso in cui volessi provare, con l’aiuto del tuo partner, il massaggio a casa).
Ci tengo a specificare che, in alcuni frangenti, il trattamento può rivelarsi, sul momento, un po’ fastidioso.
I frutti, però, si raccolgono successivamente: in questo caso come in tanti altri quando si parla di osteopatia, infatti, profondità è sinonimo di efficacia.
Si deve partire da dietro il ginocchio – zona retro poplitea – per discendere gradualmente fino al tallone, seguendo il percorso del tendine d’Achille.
Di pari passo, per concretizzare il massimo della precisione, è possibile lavorare anche sulla parte anteriore della gamba.
Ciò vuol dire concentrarsi sul tibiale e sui muscoli peronieri.
In che modo? Come mostro a partire da 3:50 nel video, si posiziona il pollice e si va a massaggiare, facendo pressione con l’altra mano, la muscolatura.
Dopo aver trattato la sopra citata parte dell’arto inferiore, si può risalire e spostare l’attenzione sull’area posteriore della coscia.
Per un trattamento osteopatico che porti davvero un cambiamento contro i crampi in gravidanza, il professionista deve andare a lavorare anche sulla parte anteriore della gamba (oltre che su quella laterale e mediale).
Queste ultime raccomandazioni valgono soprattutto se la paziente lamenta, oltre ai crampi, anche pubalgia – problema di cui parlerò in un prossimo articolo invitandoti, in attesa, a dare un’occhiata a questo video – e mal di schiena.
Concludo rammentando che, per scivolare meglio con le dita e ottimizzare la pressione, è possibile utilizzare una crema o un olio massaggiante.
Perché il trattamento sia efficace, la forza pressoria deve essere continua.
Ecco perché, come spiego chiaramente nei capitoli dedicati del videocorso, è basilare procedere lentamente.
