Dolci in gravidanza: si possono mangiare?

Quali dolci mangiare durante la dolce attesa

  1. INTRODUZIONE
  2. CIOCCOLATO IN GRAVIDANZA: SI PUÒ MANGIARE?
  3. BISCOTTI IN GRAVIDANZA: COME GESTIRNE L’ASSUNZIONE
  4. ALTRI DOLCI IN GRAVIDANZA: QUALI MANGIARE E QUALI EVITARE

Introduzione

Posso mangiare i dolci in gravidanza? Ecco una domanda che tutte le future mamme si fanno non appena scoprono di essere in dolce attesa.

Se anche tu ti stai ponendo questo interrogativo e sei alla ricerca di una risposta completa, l’articolo nelle prossime righe fa per te. 

L’argomento è, come si suol dire, scottante. Il consumo di dolci è spesso legato a occasioni di interazione sociale – per esempio le feste o le colazioni in compagnia – o al concetto di comfort food, cruciale in un momento di cambiamento fisico ed emotivo come la dolce attesa. 

Per permetterti di leggere l’articolo in maniera più agevole, ho preparato, come puoi vedere, un indice.

Ti interessa un determinato tema e vuoi approfondirlo con un focus specifico? Non devi fare altro che cliccare sul titolo del paragrafo corrispondente.

Nel caso in cui, alla fine della lettura, ti fossero rimasti dei dubbi, puoi scrivermi senza problemi su Instagram.

Sarò felice di risponderti sia in direct, sia nei commenti!

Ora, come amo dire spesso nei miei video, entriamo nel vivo dell’azione: partiamo, basandoci sulle raccomandazioni di una nutrizionista esperta, alla scoperta dei migliori consigli relativi alla gestione dei dolci durante la dolce attesa (cioccolato, torte, biscotti, pasticcini etc.). 

Cioccolato in gravidanza: si può mangiare?

Si può mangiare il cioccolato in gravidanza?

Come specificato in questo video dalla Dottoressa Federica Dell’Oro, biologa nutrizionista e autrice del videocorso verticale sull’alimentazione sana durante la dolce attesa e in allattamento, la risposta è affermativa.

Attenzione, però: è fondamentale la moderazione.

Per amor di precisione, ricordo che il consumo di cioccolato dovrebbe essere ancora più contenuto rispetto a quello degli altri dolci, da assumere in quantità non eccessive in gravidanza in quanto, durante la dolce attesa, notoriamente rallenta il metabolismo degli zuccheri. 

La gravidanza, non a caso, è scientificamente definita come un evento diabetogeno. 

Il cioccolato, oltre al contenuto di zuccheri, ha altre due peculiarità da tenere in considerazione.

Il primo è il contenuto di caffeina. L’EFSA, ossia l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, raccomanda di non eccedere rispetto ai 200 mg quotidiani del suddetto alcaloide.

La caffeina, come ben si sa, non si trova solo nel caffè: è presente anche nel tè e nel cioccolato, giusto per fare due esempi.

Il secondo aspetto da tenere in considerazione riguarda il fatto che il cioccolato con alta percentuale di cacao peggiora il quadro sintomatologico del reflusso

Chiarito il fatto che, in gravidanza, il cioccolato dovrebbe essere consumato sporadicamente, è naturale farsi domande sulla frequenza. Non è possibile dare una risposta scritta sulla pietra. 

Come ricordato sempre nel video sopra citato dalla Dottoressa Dell’Oro, bisogna tenere conto, per esempio, di quanta caffeina si assume.

In linea di massima, un quadratino al giorno va benissimo.

Con una quantità compresa tra i 10 e i 15 grammi circa, non si rischia di eccedere e si riesce a mantenere l’abitudine della classica tazzina di caffè a colazione.

donna incinta che mangia dolci in gravidanza, cioccolato in particolare

Biscotti in gravidanza: come gestirne l'assunzione

Quando, parlando di dolci in gravidanza, ci si focalizza sui biscotti, vale il discorso fatto in precedenza.

In questo frangente, il problema è più che altro la presenza di zuccheri. Per via del rischio di diabete gestazionale, in gravidanza gli zuccheri semplici andrebbero limitati.

Se possibile, è il caso di evitare di fare colazione tutti i giorni con i biscotti.

L’ideale sarebbe fare sempre dei pasti completi. Questa regola vale non solo quando si parla del pranzo e della cena, ma anche quando si ha a che fare con il primo pasto della giornata.

Il consiglio è quindi di alternare la colazione con i biscotti o con la brioches al bar con altre più equilibrate.

Qualche esempio? Pane di segale con burro d’arachidi e lamponi, ma anche yogurt bianco con fiocchi d’avena e fragole.

Per altri spunti, adatti anche alle varie stagioni dell’anno, rimando al videocorso della Dottoressa Dell’Oro. 

In queste righe abbiamo più volte citato la frutta.

Premettendo che, introducendola nella propria routine alimentare in gravidanza, è possibile placare il desiderio di sapori dolci e soddisfare parte del fabbisogno di vitamine e di fibre, rammento l’importanza di lavarla a fondo, così da prevenire il rischio di toxoplasmosi

Non basta metterla in ammollo in acqua e bicarbonato: è necessario passare ogni singolo frutto sotto l’acqua corrente, in modo da favorire l’eliminazione delle uova del Toxoplasma gondii dalla superficie esterna. 

Tornando a parlare dei biscotti sottolineo che, se proprio non si riesce a farne a meno, li si può preparare personalmente in casa cimentandosi ai fornelli e, al posto dello zucchero, utilizzare altre alternative per dolcificare. Si può ricorrere, per esempio, allo zucchero della frutta.

Un’altra idea? L’uvetta frullata da includere poi nell’impasto. 

Con questi semplici espedienti, si possono preparare dei dolci gustosi e privi di zuccheri aggiunti, con tutti i vantaggi del caso per quanto riguarda il mantenimento di un peso adeguato e la prevenzione del diabete gestazionale. 

Altri dolci in gravidanza: quali mangiare e quali evitare

Cosa si può dire in merito agli altri dolci in gravidanza? Tenuto conto dell’importanza generale di ridurre l’apporto di caffeina e di zuccheri semplici, rammentiamo il fatto di assumere solo dolci cotti. 

Il tiramisù, per esempio, essendo preparato con uova crude va evitato, a meno che queste ultime non siano state preventivamente pastorizzate.

Si parla di un’accortezza valida più che altro dal punto di vista igienico sanitario più che di un suggerimento per il mantenimento del giusto peso e per la prevenzione del diabete gestazionale.

Come specificato più volte sia negli articoli del blog, sia nel videocorso della Dottoressa Dell’Oro, se si ha voglia, in gravidanza, di concedersi un dolce con le uova, è meglio optare per quelli industriali.

Quelli fatti in casa sono indiscutibilmente molto più buoni e preparati con amore, ma sono spesso preparati con uova non pastorizzate.

Altri articoli dal blog