I luoghi del parto: guida completa

Indice

Introduzione

Nel momento in cui una donna si trova davanti alla magia del test di gravidanza positivo, sono tantissime le domande che si fanno strada nella sua mente. Una delle più frequenti riguarda la scelta del luogo dove partorire. Tutte le donne possono partorire tra le mura domestiche? Cosa sono le case maternità? Ecco due tra i tanti interrogativi legati ai luoghi del parto.

Se ti interessa saperne di più, nelle prossime righe ho preparato un contenuto completo sul tema. Come sempre, con lo scopo di agevolarti nella lettura, ho messo a punto un indice. Per approfondire i singoli temi che destano la tua curiosità, non dovrai fare altro che cliccare sul titolo del paragrafo. Ti auguro una buona lettura e ti invito, per qualsiasi dubbio, a venirmi a trovare su Instagram, dove risponderò a tutte le tue domande sia in direct, sia nei commenti.

Dove è possibile partorire in Italia?

Come ricordato dalla Dottoressa Maria Chiara Alvisi, ostetrica, nel video che puoi vedere nel paragrafo precedente, in Italia è possibile partorire in tre luoghi differenti, caratterizzati da diversi requisiti per quel che concerne l’accesso delle future mamme.

Il primo è l’ospedale, sicuramente il più conosciuto in assoluto, il secondo sono le case maternità e il terzo è il contesto domestico dove la futura mamma vive (il parto in casa).

equipe medica che ha eseguito un parto cesareo

Partorire a domicilio è sicuro?

Ecco una domanda molto importante. Dal punto di vista culturale, è molto diffuso nella mentalità italiana il pensiero che il parto in casa sia meno sicuro rispetto a quello in ospedale.

Nei Paesi anglosassoni e in quelli scandinavi, è routine per le coppie chiedersi se partorire in ospedale o fuori dagli spazi del nosocomio. Il sistema sanitario ha un approccio molto diverso rispetto al nostro, in quanto informa le donne e le coppie della possibilità di partorire con tranquillità in casa, mettendo a disposizione informazioni chiare già durante la gravidanza.

In Italia viviamo una situazione differente: oggi come oggi, la nascita tra le mura domestiche è ancora una scelta di nicchia e poco conosciuta. Anche delle esperienze delle donne che l’hanno vissuta non si parla tanto.

Rispondendo alla domanda “Partorire a domicilio è sicuro?”, ricordiamo che sì, lo è. Lo è, ma non tutte le donne hanno le indicazioni per scegliere il parto in casa. Le future mamme che hanno i requisiti clinici per il parto in casa sono quelle con una gravidanza completamente fisiologica, insorta spontaneamente, con un bimbo che cresce bene e che non manifesta segni di patologia.

Nel momento in cui è presente la situazione appena descritta – non dimentichiamo anche la salute della mamma, che non deve avere problemi di pressione o patologie come il diabete gestazionale – gli studi scientifici dicono che partorire in casa ha gli stessi esiti di salute per mamma e bambino del parto in ospedale. Tutto ciò avviene a fronte di un rischio di interventismi praticamente nullo.

Fondamentale è rammentare che, se si opta per il parto in casa, è essenziale fare un percorso mirato e continuativo con le ostetriche durante la gravidanza. Tutto parte dal rapporto di fiducia, che deve essere caratterizzato da un clima in cui la donna e la coppia sentono tutta la libertà di esprimere dubbi, paure e pensieri.

Nel corso del travaglio di parto in casa, la futura mamma è assistita da due ostetriche, che continuano a lavorare anche nelle prime ore dopo il parto. Una si occupa del neonato, prestandogli le prime cure, mentre l’altra assiste la neo mamma. Le prime manovre emergenziali che dovessero essere necessarie nell’immediato dopo nascita, così come vengono eseguite in sala parto dall’ostetrica possono essere concretizzate anche tra le mura domestiche.

Esiste una probabilità di trasferimento in ospedale in corso di travaglio? La risposta è affermativa. Se ci si rende conto che la situazione sta deviando rispetto a un percorso completamente fisiologico, si porta la futura mamma presso il più vicino ospedale di riferimento.

Bisogna immaginare che la maggior parte dei trasferimenti in ospedale dal domicilio presso cui si partorisce – ma anche dalla casa maternità – non avvengono in situazioni di emergenza come spesso si tende a immaginare.

Accadono quasi sempre in condizioni di tranquillità – p.e. davanti all’evenienza di un travaglio prolungato – perché le ostetriche ritengono opportuno che quella mamma venga seguita in ospedale.

Partorire fuori dall’ospedale è un’esperienza completamente diversa rispetto a quella che si vive dando alla luce il proprio bimbo tra le mura di una struttura sanitaria. La donna e la coppia accolgono nella loro casa, il luogo per eccellenza dell’intimità, persone selezionate. C’è un cambio totale di equilibrio rispetto all’ospedale. Con le ostetriche ci si sente libere e si sperimenta una bellissima sensazione di accudimento.

Questo sul travaglio ha delle implicazioni enormi in quanto, come ricordato anche in questo articolo dedicato al dolore mentre si travaglia e si partorisce, il corpo della donna si deve aprire per far nascere il cucciolo.

Alla luce di ciò, la casa può rivelarsi il migliore dei luoghi per facilitare il parto fisiologico. Mediamente, le donne che scelgono il parto a domicilio raccontano questa esperienza mettendo in primo piano parole di soddisfazione e di potenza grande. Non ci si concentra più solo sugli aspetti critici e difficili, ma entra in campo una dimensione più profonda, che lascia impronte importanti e positive sia sulla mamma, sia sul bambino.

donna che travaglia in casa con l'aiuto del futuro papà

Cosa sapere sulle case di maternità

Rimanendo con il focus sui luoghi del parto diversi dall’ospedale, non possiamo non soffermarci sulle case maternità. In Italia ne esistono diverse. Dislocate in tutte le Regioni, sono dei centri extra ospedalieri a completa gestione ostetrica. Le ostetriche che vi lavorano si occupano, come già detto, innanzitutto di seguire la gravidanza. Seguono le mamme e fanno corsi durante tutto il periodo della gestazione.

Non manca ovviamente l’assistenza durante il parto. Ciò vuol dire che tutte le donne che hanno le indicazioni per il parto a domicilio ma che scelgono, per svariati motivi, di non travagliare tra le mura della propria casa, possono scegliere la casa maternità.

Questi luoghi nascono e vengono quotidianamente curati per far sì che le future mamme si sentano ogni secondo a proprio agio, proprio come se fossero a casa propria. Dopo il parto, la neo mamma viene assistita, vengono preparati per lei i primi pasti. Si effettuano chiaramente anche i controlli sul neonato. Quando la coppia lo desidera e se lo sente, la mamma e il suo bimbo tornano a domicilio e si prosegue con l’assistenza indicata – personalizzata – nelle settimane del puerperio.

donna che travaglia in casa maternità con l'aiuto dell'ostetrica e del compagno

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