Lo svezzamento inizia a 4 mesi con frutta e omogeneizzato?

Lo svezzamento inizia a 4 mesi con frutta e omogeneizzato?

  1. INTRODUZIONE
  2. LO SVEZZAMENTO SI INIZIA CON LA FRUTTA?
  3. SVEZZAMENTO CON LA FRUTTA: COME PROPORLA IN SICUREZZA?

Introduzione

Lo svezzamento inizia a quattro mesi con frutta e omogeneizzato? Se ti stai ponendo questa domanda, l’articolo nelle prossime righe fa per te.

L’ho preparato per aiutarti ad approfondire un tema essenziale per tutti i neo genitori.

Come puoi vedere, ho deciso di inserire anche un indice.

Grazie ad esso potrai, se vorrai, approfondire le varie sfaccettature con un semplice click sul titolo del paragrafo che ti interessa.

Per maggiori specifiche, puoi dare un’occhiata anche al profilo Instagram @drsilva.com_official e, ovviamente, al videocorso verticale sull’autosvezzamento che ho curato personalmente e che puoi trovare alla fine del paragrafo. 

Lo svezzamento si inizia con la frutta?

La risposta alla domanda che dà il titolo a questo paragrafo è negativa.

Si deve chiamare in causa un secco “no” anche davanti all’interrogativo relativo alla possibilità di iniziare lo svezzamento con l’omogeneizzato.

Come mai? Dei motivi parlo in questo video, dove mi soffermo innanzitutto sui rischi dello svezzamento a 4 mesi.

A quell’età – ma anche a 5 mesi – il piccolo non ha ancora maturato le competenze psicofisiche imprescindibili per iniziare ad assumere alimenti diversi dal latte materno o dalla formula.

Dei suddetti requisiti ho già avuto modo di parlare in questo articolo. Ripassarli, vista l’importanza dell’argomento, non fa mai male. Ecco quali sono:

  • Capacità di gestire la presa palmare: le dita del cucciolo si muovono come se fossero un blocco unico. Il piccolo, di riflesso, riesce a raccogliere gli oggetti nel palmo della mano;
  • mantenimento della posizione seduta con l’ausilio di un numero minimo di supporti (tra questi deve essere necessariamente presente il seggiolone con un valido appoggio lombare);
  • palese interesse nei confronti del cibo;
  • sparizione del riflesso di estrusione, riflesso innato che consente al neonato, attraverso movimenti della lingua, di allontanare dalla bocca tutto ciò che non ha consistenza liquida.

Iniziare lo svezzamento a 4 – 5 mesi è pericoloso anche per un altro motivo: nel periodo della vita appena menzionato, l’intestino del bimbo non è abbastanza maturo da riuscire agevolmente a gestire cibi diversi dal latte di mamma o da quello formulato.

Cosa dire, invece, del secondo motivo?

Semplicemente che, se il piccolo è pronto, in quanto ha raggiunto i sopra citati requisiti, a gestire alimenti che non siano latte materno o formulato, lo è sia per la frutta, sia per cibi come la verdura e i cereali (giusto per fare due esempi).

Quando ci si chiede se lo svezzamento inizia a quattro mesi con frutta e omogeneizzato e ci si sofferma sul secondo – qui ho raccontato la storia di quello che è il simbolo universale del baby food, soffermandomi sulla pericolosa tendenza dello svezzamento precoce a 2 – 3 mesi diffusa negli anni ‘60 – è doveroso sottolineare che, attorno ai 6 mesi, il piccolo è in grado di gestire anche consistenze differenti.

Nei decenni passati, come appena specificato, si tendeva a partire con gli omogeneizzati, di frutta e non solo, perché era diffusa la convinzione di riuscire in questo modo a “togliere il vizio” del latte di mamma al piccolo nei primissimi mesi di vita.

I risultati? Un aumentato rischio, per il bimbo, di problematiche all’intestino, ma anche di avere a che fare con obesità e allergie.

Non solo! Iniziare lo svezzamento con la frutta e gli omogeneizzati a 4 – 5 mesi vuol dire esporre il piccolo a maggiori difficoltà nella gestione delle consistenze solide.

Se si pensa, tramite frutta e omogeneizzati, di evitare il GAG Reflex, ci si sbaglia di grosso.

Il riflesso innato che porta la faringe del piccolo a chiudersi per “costringerlo” a masticare un cibo di consistenza solida o semisolida finito troppo in fretta sul fondo della bocca – ne parlo meglio in questo articolo – non si spegne affatto cominciando l’alimentazione complementare con frutta e omogeneizzati.

Il rischio, così facendo, è quello di vederlo andare avanti fino agli 8 – 9 mesi del proprio bimbo.

Ricordo infine che, iniziando lo svezzamento a 4 – 5 mesi con frutta e omogeneizzati, si interferisce con lo sviluppo di una corretta masticazione.

lo svezzamento inizia a quattro mesi con frutta e omogeneizzato

Svezzamento con la frutta: come proporla in sicurezza?

Chiarito il fatto che la risposta all’interrogativo “Lo svezzamento inizia a 4 mesi con frutta e omogeneizzato?” è negativa, è arrivato il momento di entrare nel vivo di un argomento di grande importanza: la proposta della frutta in maniera sicura.

Si deve partire per forza con la mela o con la pera, approccio popolare nei decenni scorsi?

Come ricordo nel video linkato nelle righe precedenti dell’articolo, non è necessario.

La scelta giusta prevede il fatto di partire con la frutta di stagione.

Se il piccolo matura le competenze psicofisiche per l’alimentazione complementare in un mese estivo, si può partire, giusto per fare due esempi, con la pesca e l’albicocca. 

La frutta di stagione può essere schiacciata con la forchetta.

In alternativa, si possono considerare i tagli sicuri.

Sempre nel video sopra citato, mostro alcuni esempi concreti (nel videocorso, puoi scaricare l’atlante completo dei tagli sicuri).

Nel video faccio vedere come tagliare i frutti di bosco (a striscioline).

Il mandarino e l’arancia, invece, vanno pelati a vivo.

Si possono presentare al bambino in spicchi, oppure in forma rotonda.

No, non bisogna preoccuparsi. Il piccolo, infatti, ha tutte le competenze per ciucciare e sminuzzare il pezzo di agrume.

lo svezzamento inizia a quattro mesi con frutta e omogeneizzato

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