Massaggio del perineo in gravidanza: che cos’è, quando si esegue, come farlo, quale olio utilizzare

Indice

Introduzione

Le future mamme in dolce attesa si pongono quotidianamente tante domande. Tra gli interrogativi in questione, soprattutto quando la gravidanza è avviata ormai da diversi mesi, rientrano quelli relativi al massaggio del perineo. Cos’è? Quando si esegue? Come farlo? Quale olio utilizzare? Se stai cercando le risposte, puoi trovarle in questo articolo che ho preparato per te.

Per agevolare la sua fruizione, ho realizzato anche un indice. Ti interessa un tema in particolare? Per approfondirlo, non devi fare altro che cliccare sul paragrafo corrispondente. Ora non mi rimane che augurarti buona lettura e invitarti, nel caso in cui dovessi avere dubbi o domande, a venirmi a trovare sul mio profilo Instagram.

Cos'è il perineo e perché è importante massaggiarlo in gravidanza

Cos’è il perineo? Come ricordato in questo video dall’ostetrica Maria Chiara Alvisi, che sul tema ha scritto anche un libro, per capire cos’è il perineo dobbiamo ricordare che il bacino è chiuso nella sua parte inferiore – deve rispondere a diverse esigenze fisiologiche nel corso della vita – e sostenuto da una serie di strutture caratterizzate da un’anatomia meravigliosa.

Questa struttura che chiude il bacino è il pavimento pelvico, conosciuto anche come perineo.

Prendersene cura in gravidanza e in vista del parto ha senso perché, durante la crescita del cucciolo, questa zona farà una delle trasformazioni più importanti tra quelle che avvengono nel corpo.

Se in qualche modo la prepariamo meglio per questo lavoro per cui è studiata, lo farà meglio minimizzando il rischio che si presentino traumi e problematiche.

ostetrica che esegue il massaggio del perineo su una donna in gravidanza

Il pavimento pelvico in gravidanza

Spesso si immagina che il grosso della trasformazione che riguarda questa parte del corpo avvenga soprattutto durante il parto. Non è così vero: molti dei cambiamenti di quella che, nella cultura occidentale, è una zona poco conosciuta e poco rispettata, avvengono già durante la gestazione.

Controllato sia dal sistema nervoso volontario, sia da quello autonomo, il pavimento pelvico tende a contrarsi in situazioni di discomfort. Ciò non è il massimo nel momento in cui bisogna partorire. Questo è il motivo per cui in sala parto bisognerebbe usare un tono di voce pacato e dovrebbero esserci poche persone con cui la futura mamma si sente a proprio agio. Anche la luce, che dovrebbe essere soffusa, è funzionale ai fini della creazione di quell’atmosfera che aiuta il pavimento pelvico ad aprirsi.

Tornando al pavimento pelvico in gravidanza, ricordo che, per esercitarlo in vista del parto, una soluzione di grande efficacia sono i rapporti sessuali (nei casi in cui non sono controindicati per motivi medici). Collante di coppia in un momento di grande cambiamento come l’attesa di una nuova vita, il sesso è una vera e propria ginnastica per il perineo. I rapporti sessuali completi durante le ultime settimane di gravidanza aiutano anche a preparare il collo dell’utero, che si dovrà trasformare a aprire durante il travaglio e il parto.

Quali sono gli altri consigli per prendersi cura del pavimento pelvico in gravidanza e prepararlo al grande cambiamento del parto? Farsi questa domanda è nodale. Dobbiamo infatti immaginare che il pavimento pelvico, già di suo stressato per via della necessità di tenere il peso degli organi contenuti nella cavità addominale, in gravidanza lo sarà ancora di più vista la presenza del cucciolo in crescita.

 Rispondiamo iniziando a fare un esempio concreto e immaginando una qualsiasi parte del nostro corpo, per esempio un braccio, che rimane ferma per un mese. Nel momento in cui viene richiamata all’azione, non farà esattamente quello che le si dice di fare. Avrà meno sensibilità e il tono risulterà ridotto.

Questo è ciò che succede al pavimento pelvico quando viene trascurato per anni e perde le sue competenze. Riattivarle è fondamentale, soprattutto in un momento di grande cambiamento come la gravidanza.

Cosa si può fare? Innanzitutto mettersi a terra, con le gambe incrociate e su una superficie rigida. Vanno benissimo un materassino o il pavimento (no letto o divano). Da questa posizione, bisogna ascoltare come il bacino poggia sulle tuberosità ischiatiche (gli angoli inferiori dell’osso iliaco). Dopo aver individuato la zona del pavimento pelvico, in posizione seduta bisogna immaginare di muovere la vagina, attivando e rilassando i suoi muscoli.

Massaggio del perineo in gravidanza: a cosa serve e quando eseguirlo

Entriamo ora nel vivo del tema del massaggio del perineo, ricordando che si tratta di un atto prezioso, utile per prevenire l’insorgenza di lacerazioni importanti. Per quanto riguarda il momento ideale per eseguirlo, ricordo che si dovrebbe partire almeno dalle 34 settimane di gravidanza.

Il massaggio andrebbe eseguito almeno una volta al giorno per 5/10 minuti. Da eseguire in una posizione comoda, richiede un pavimento pelvico rilassato. Quest’ultimo aspetto è particolarmente rilevante: in questo modo, si permette alle fibre di allenarsi a quell’apertura necessaria ad accompagnare il passaggio del cucciolo dal buio dell’utero alla luce della vita.

Le posizioni che si possono prendere in considerazione sono diverse. C’è quella simil accovacciata, che si assume quando ci si siede sul bidet, ma anche la posizione che prevede il fatto di sdraiarsi sul letto tenendo le gambe piegate.

Di grande importanza è l’aiuto del futuro papà che, grazie al massaggio del perineo, può imparare a leggere le evoluzioni del corpo della sua donna anche in ottica di aiuto nel corso del travaglio.

modellino del pavimento pelvico, la zona su cui concentrarsi durante il massaggio del perineo

Come si esegue il massaggio al perineo

Rispondere a questa domanda vuol dire innanzitutto ribadire l’importanza di sottoporsi, durante la gravidanza, a una visita di valutazione del pavimento pelvico con un professionista specializzato. Il consulto in questione aiuta anche a capire bene dove si trova la zona a cui sono dedicate queste righe.

Detto questo, faccio presente che, per eseguire al meglio il massaggio, bisogna lavorare sul punto centrale del perineo, effettuando delle compressioni con le unghie corte e le dita pulite. 

Il dito deve essere posizionato in perpendicolare e non deve applicare degli stimoli improvvisi. Questi ultimi, infatti, fanno sì che il muscolo si contragga. Come già accennato, l’approccio giusto prevede delle compressioni lente e profonde senza lasciare la presa, il tutto per almeno dieci volte. Per la precisione, bisognerebbe eseguire degli scivolamenti laterali, premendo in modo da andare a lavorare sul muscolo e stirando prima verso un lato, poi verso l’altro.

Dopo aver ripetuto questo movimento per circa dieci volte – attenzione, non bisogna contarle in maniera meccanica – si vanno a disegnare dei semicerchi dal centro del perineo verso i lati. Questo secondo step del massaggio del pavimento pelvico andrebbe eseguito sempre stirando i tessuti dei muscoli perineali per una decina di volte.

A questo punto, se ci si sente di farlo, si può proseguire con la seconda parte del massaggio. Cosa prevede di preciso? In questo caso, si parla di massaggio interno. Basta inserire una falange del dito appena dentro l’orifizio vaginale e andare a esercitare una contropressione. L’ideale sarebbe effettuare dieci compressioni per poi rilasciare.

Un ulteriore step da eseguire quando ci si concentra sulla seconda fase del massaggio del perineo è quello che prevede l’esecuzione di movimenti a semicerchio sulla parete interna della vagina. 

Esiste anche un ultimo step. In questo frangente, bisogna concentrarsi sulla parte superiore del canale vaginale. Cosa bisogna fare di preciso? Andare a disegnare dei semicerchi, procedendo con grande attenzione perché si ha a che fare con una regione molto sensibile. Per completare tutti questi passaggi sono richiesti, come  dai 5 ai 10 minuti.

L'olio ideale per il massaggio al perineo

L’utilizzo di un olio durante il massaggio del perineo è consigliato perché permette di diminuire l’attrito provocato dai movimenti meccanici. Quale olio utilizzare? Il più famoso è senza dubbio quello di mandorla. Ce ne sono molti altri! Si può usare, per esempio, anche l’olio di calendula. Un’ottima alternativa è l’olio di iperico, ricco di fitoestrogeni, preziosi per via della loro capacità di rendere i tessuti più elastici.

Se possibile, è il caso di scegliere un olio specifico per il massaggio del perineo. Di solito, si tratta di un prodotto che contiene tutti gli oli appena ricordati.

olio di mandorla, uno dei migliori per il massaggio del perineo in gravidanza

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