Palestrina Montessori per Neonato – Guida alla Scelta

Palestrina Montessori per Neonato

Indice

  1. cosa si intende per palestrina montessori per neonato
  2. l’importanza della palestrina montessori per il neonato
  3. a cosa serve la palestrina montessori per neonato
  4. come scegliere la miglior palestrina montessori per neonato
  5. quando inizare ad usare la palestrina montessori e quando smettere di usarla

Durante la gravidanza e i primi mesi di vita del bambino, la maggior parte dei genitori si interroga su quale sia la miglior palestrina Montessori per neonati, come sceglierla, quali caratteristiche deve avere e quando iniziare a mettere il bambino sulla palestrina gioco.

Quello che ti voglio subito dire è di non avere fretta di acquistare la palestrina gioco e di leggere bene questo articolo prima di farlo.

La maggior parte delle palestrine gioco sono superflue e molto costose; nei prossimi paragrafi ti spiego cosa serve davvero al tuo bimbo per un ottimo sviluppo motorio e, di conseguenza, capirai le caratteristiche che deve avere la palestrina Montessori.

1. Cosa si intende per Palestrina Montessori per Neonato

La filosofia della celeberrima Maria Montessori sottolinea come i bambini abbiano bisogno di fare esperienze dirette, motorie e concrete.

Il gioco consente di esercitare molteplici abilità, permette l’interazione sociale, favorisce lo sviluppo del linguaggio, permette la scoperta e il controllo del proprio corpo nonché, quando il bambino si muove, l’esplorazione dell’ambiente circostante.

È sulla base di queste valutazioni scientifiche che il gioco assume un’importanza prioritaria e va considerato come una vera e propria attività cognitiva.

Per questo motivo, quando il neonato ha dai 0 ai 3-4 mesi di età, è consigliabile proporre al neonato vari giocattoli, facili da toccare e manipolare, come, ad esempio, quelli che offre la palestrina Montessori per neonati.

La palestrina Montessori è fatta di legno, materiale naturale, ed è completamente personalizzabile, i giochi appesi sono intercambiabili e la lunghezza del filo che li appende, regolabile.

Secondo me, la palestrina Montessori è la migliore per lo sviluppo del neonato.

Proseguendo nell’articolo ti spiego esaustivamente il motivo di quanto affermato e tutte le caratteristiche che la palestrina per neonato deve avere.

2. L'importanza della palestrina Montessori per lo sviluppo del neonato

Il primo anno di vita rappresenta un percorso di sviluppo rapido ed entusiasmante per ogni neonato.

Il tuo bambino si sviluppa alla velocità della luce e migliora le sue competenze psicomotorie a vista d’occhio.

Le modalità con le quali il tuo bambino parla, interagisce, gioca e si muove forniscono degli indizi importanti sul suo sviluppo psicomotorio.

Sin dalle prime settimane di vita, è consigliabile iniziare a proporre varie attività al bambino tra cui la posizione prona (tummy time) e quella supina (pancia in su).

sviluppo psicomotorio del bambino 5-6 mesi: competenze linguaggio e comunicazione

Tummy Time e palestrina

Tummy time, letteralmente tempo sulla pancia, indica il tempo trascorso prono (a pancia in giù) dal bambino per giocare durante la giornata, quando è sveglio e supervisionato dal genitore stesso.

Durante il tummy time sul tappetone gioco e nella palestrina, i neonati imparano gradualmente a sostenere la testolina, il collo e la schiena; durante il tummy time il bambino sviluppa tono e coordinazione muscolare adeguata per migliorare le sue competenze grosso-motorie.

palestrina per il neonato

In posizione supina, invece, il neonato ha le braccia e le mani libere (non deve sostenersi).

In questo modo sarà in grado di imparare a muoverle per coordinarsi e raggiungere gli oggetti posti di fronte a lui.

La palestrina montessori è particolarmente utile per lo sviluppo del neonato in posizione supina, poiché garantisce dei giochi appesi di fronte a lui in grado di stimolare la coordinazione oculo-manuale e altre abilità fino-motorie.

3. A cosa serve la palestrina montessori per neonato

Come abbiamo compreso guardando il video precedente, lo sviluppo psicomotorio del bambino inizia sin dalle prime settimane di vita.

Per aiutare il tuo bimbo a svilupparsi al meglio, è importante offrirgli numerose stimolazioni, giochi e interazioni durante la giornata.

La palestrina gioco si pensa possa offrire stimolazioni visive e tattili (tramite giochi colorati), stimolazioni uditive (giochi con melodie e musiche varie) e stimolazioni motorie (coordinazione in posizione supina e rafforzamento muscolare in posizione prona).

In parte è vero ma non tutto, anzi.

E’ molto importante scegliere la palestrina giusta, come la palestrina montessori.

Le palestrine troppo colorate non le consiglio.

palestrina in legno

Stimoli uditivi

La palestrina gioco serve principalmente a favorire la consapevolezza spaziale, la coordinazione oculo-manuale e la manipolazione fine.

Le stimolazioni uditive con giochi e melodie è superflua; per un ottimo sviluppo del linguaggio è molto meglio il viso della mamma (seduta di fronte al bimbo) e una canzone cantata insieme.

Una stimolazione uditiva senza il contatto oculare e senza che il bambino possa guardare il viso e le labbra della mamma, è ben poco efficace.

palestrina multiaccessori

Stimoli visivi

Le stimolazioni visive che offre la palestrina sono ottimali e aiutano il bambino a migliorare la sua vista e non solo (clicca qui per lo sviluppo visivo del neonato da 0 a 12 mesi).

Ci sono inoltre, numerosi libricini in bianco e nero che puoi usare per stimolare la vista del tuo bimbo, sin dalle prime settimane di vita (li trovi qui).

Stimoli motori

Si dice spesso che la palestrina montessori serva anche per una corretta stimolazione motoria; spieghiamo meglio questa affermazione, vera per metà.

Quando il neonato è in posizione supina, i giochi appesi di fronte al neonato favoriscono lo sviluppo della coordinazione occhio-mano-bocca, delle capacità fino-motorie e manipolative.

Quando il neonato è in posizione prona, la palestrina non è il luogo ottimale in cui fare tummy time.

Il motivo è semplice.

La palestrina multifunzione è troppo piccola, troppo colorata, fatta in tessuto, troppo morbida (sprofonda) e scivolosa.

Invece, durante il tummy time il neonato ha bisogno di un piano d’appoggio morbido ma non troppo (come quello del miglior tappeto gioco per neonato – clicca qui per l’articolo completo).

TAPPETO GIOCO A PUZZLE PER NEONATO

Perché la palestrina dovrebbe essere separata dal tappettone

Il bambino deve posizionare correttamente le braccia e sostenersi bene; non deve sprofondare o scivolare.

Ecco i principali motivi per non scegliere una palestrina attaccata al tappettone:

  • La palestrina multifunzione è troppo piccola e troppo stretta; il tappetone gioco è ampio e permette un movimento libero e autonomo.
  • La palestrina multifunzione è fatta di tessuto si sporca facilmente; il tappetone gioco è in XPE (poliuretano espanso) ed è facilmente lavabile.
  • Il tessuto della palestrina multifunzione è scivoloso e offre poco grip, necessario per il movimento del neonato.
  • La palestrina multifunzione è poco spessa; il tappetone è spesso 1.5 cm e assorbe tutti gli urti perfettamente.
  • La palestrina multifunzione è spesso troppo colorata e il bambino fatica a mettere a fuoco un oggetto; il tappeto gioco è chiaro e ha poche trame, facilitando la concentrazione e la vista del neonato.

 

Cosa fare quindi? Acquistare la palestrina o non acquistarla? Se sì, quale palestrina acquistare?

4. Come scegliere la migliore palestrina per neonato

La palestrina è un gioco che la maggior parte dei genitori acquista d’impulso dopo la nascita del bimbo; questo accade perchè si pensa solo alla bellezza estetica e poco alle reali necessità del neonato.

Fortunatamente, dopo aver letto questo articolo fin qui, avrai capito le caratteristiche che deve avere la migliore palestrina per neonato.

Ti elenco come scegliere la miglior palestrina e, in seguito, ne confrontiamo alcune.

palestrina neonato montessori

Ecco le caratteristiche che dovrebbe avere:

  1. deve essere stabile e sicura; non deve rischiare di ribaltarsi facilmente e cadere in testa al neonato
  2. deve essere facilmente trasportabile;
  3. non deve avere un tappeto morbido di tessuto ma solo l’arco coi giochi appesi; preferisco dividere l’acquisto della palestrina da quello del tappeto gioco. Scegli, quindi, una palestrina che abbia solo l’arco dei giochi appesi, costa meno ed è più funzionale.
  4. deve essere fatta di materiali naturali, prediligi le palestrine in legno alla plastica.
  5. è meglio abbia colori tenui e neutri, piuttosto che troppo sgargianti (soprattutto per quanto riguarda il tappeto di tessuto ).
  6. i giochi appesi della palestrina devono arrivare alla giusta distanza dagli occhi e mani del bambino, nè troppo lontani nè troppo vicini. 

 

Dopo essere giunta fin qui con la lettura, ecco il link amazon per una delle palestrine che mi piacciono di più.

5. Quando mettere il neonato nella palestrina Montessori e quando iniziare ad usarla

Il tappeto gioco e la palestrina sono due degli investimenti più importanti per lo sviluppo motorio del tuo bimbo nei primi mesi di vita.

Soprattutto il tappeto gioco rappresenta il posto dove il bambino trascorre la maggior parte del tempo a giocare in casa e serve sin dai primi mesi per svilupparsi al meglio grazie al tummy time e alle altre attività motorie che ho riassunto nel videocorso From zero to hero.

Quando smettere di usarla

Puoi iniziare a utilizzare la palestrina Montessori e il tappeto gioco sin dal primo mese di vita, iniziando con la posizione supina e inserendo gradualmente anche il tummy time.

Quando inizia a posizionare il neonato nella palestrina e sul tappetone gioco, interagisci con lui e guida la conversazione.

Non limitarti a osservare ma parla con il tuo bimbo, muovi lentamente i giochi di fronte a lui e facilita la sua prensione.

Inizialmente, tuo figlio avrà bisogno che tu gli avvicini i giochi alle mani e che glieli mostri da vicino (20-30 cm di distanza).

Gradualmente, dal secondo-terzo mese il bambino migliorerà la vista, la coordinazione spaziale e la manipolazione dei giochi.

Altri articoli dal blog