Tappe motorie: perché il neonato ne salta alcune?

Tappe motorie: perché il neonato ne salta alcune?

Il neonato, nel corso del tempo, arriva ad acquisire alcune capacità e competenze fisiche definite tappe motorie. Può succedere, però, che alcuni bambini le sviluppino più tardi o ne saltino alcune.

Scoprine i motivi in questo articolo.

Cosa sono le tappe di sviluppo motorio

Considerando ampie popolazioni di bambini, sembrerebbe chiaro che il neonato nel primo anno di vita vada incontro all’acquisizione delle stesse capacità motorie più o meno alla stessa età e nella stessa sequenza

Spoiler: non è proprio così; per esempio, non tutti i bambini strisciano o gattonano.

Perchè?

Trovi la risposta negli episodi gratuiti del video corso From zero to hero.

Ad ogni modo, il termine tappe di sviluppo motorio (milestone) è stato utilizzato così tanto da essere entrato nel gergo medico quotidiano per indicare alcune tappe fondamentali nello sviluppo del bambino nel primo anno di vita.

Se vuoi approfondire la sottile differenza tra sviluppo motorio e psicomotorio, leggi questo articolo.

E' giusto il termine tappe motorie?

sviluppo psicomotorio del bambino nel primo anno di vita

Nonostante i termini ”tappe motorie” e ”milestones” facciano intendere un raggiungimento prefissato e lineare delle tappe di sviluppo, in realtà non è proprio così.

I bambini non raggiungono tutte le tappe motorie in maniera lineare; spesso, queste tappe e capacità motorie si sovrappongono tra loro.

Inoltre, non tutti i bambini raggiungono tutte le tappe motorie; alcuni bambini le raggiungono molto in ritardo o ne saltano completamente alcune.

Basti pensare ai bambini che a 4 mesi fanno fatica a rimanere 5 minuti a pancia in giù o ai bambini che a 9 mesi non strisciano e non gattonano.

Perchè i bambini saltano importanti tappe motorie?

sviluppo motorio

Perché alcuni bambini raggiungono alcune tappe in ritardo o le saltano completamente?

La risposta potrebbe essere riassunta in una sola parola: ESPERIENZA.

L’esperienza che offriamo al bambino sin dai suoi primi mesi di vita.

L’esperienza (intesa come l’insieme delle attività motorie proposte al bambino) gioca un ruolo fondamentale nell’apprendimento di capacità necessarie al raggiungimento di determinati benchmark nello sviluppo motorio.

E questa esperienza non è tanto determinata dalla genetica individuale quanto piuttosto dalla modalità di accudimento durante la crescita del bambino.

Dalle attività, giochi e stimolazioni che quotidianamente il caregiver, ossia chi si prende cura del bambino, molto spesso la madre, offre al neonato.

In poche parole, se il genitore conosce bene l’importanza del tummy time e propone al bambino le giuste attività motorie sin dai primi mesi di vita, il bimbo si svilupperà al meglio e raggiungerà tutte le principali tappe di sviluppo.

Al contrario, se il genitore incorre in frequenti errori posturali e offre poche attività, il bambino rischia di rallentare il suo sviluppo e saltare tappe motorie fondamentali.

Nel videocorso From zero to hero ti mostro tutte le migliori attività da proporre al tuo bimbo, mese dopo mese, dalla nascita fino al cammino autonomo.

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