Pesce in gravidanza: quale mangiare e quale evitare

Pesce in gravidanza

  1. INTRODUZIONE
  2. FA BENE MANGIARE PESCE IN GRAVIDANZA?
  3. SUSHI IN GRAVIDANZA: SI PUÒ MANGIARE?
  4. SI POSSONO MANGIARE IL SALMONE AFFUMICATO E IL TONNO IN GRAVIDANZA?
  5. PESCE SOTT’OLIO: MEGLIO IN VETRO O IN LATTA?
  6. FREQUENZA DI CONSUMO

Introduzione

Pesce in gravidanza: praticamente tutte le donne in dolce attesa si sono fatte domande in merito alle modalità di inclusione nella dieta di questa tipologia di alimento.

Si può mangiare il sushi? In gravidanza sono sicuri pesci come il salmone affumicato e il tonno? Se ti stai ponendo questi interrogativi, l’articolo che puoi leggere nelle prossime righe fa per te.

Come puoi vedere, ho preparato anche un indice. L’ho messo a punto per rendere più agevole la tua lettura e per permetterti, se hai intenzione di approfondire un determinato argomento, di trovare facilmente i paragrafi ad esso dedicati (ti basterà cliccarci su).

Se, alla fine della lettura, dovessero rimanerti dei dubbi, ti invito a venirmi a trovare su Instagram e a scrivermi in chat o nei commenti. Sarò felicissimo di risponderti!

Adesso, come mi piace dire, bando alle chiacchiere ed entriamo nel vivo dell’azione con un excursus, dove troverai anche il punto di vista di una nutrizionista esperta, sull’assunzione sicura del pesce in gravidanza.

Fa bene mangiare pesce in gravidanza?

Come ci ricorda in questo video la Dottoressa Federica Dell’Oro, biologa nutrizionista nonché autrice e curatrice del videocorso verticale sull’alimentazione in gravidanza, mangiare pesce durante la dolce attesa è assolutamente consigliato.

Il pesce, infatti, è una preziosa fonte di acidi grassi omega 3. Come hai forse avuto modo di leggere nella guida completa che ho dedicato all’alimentazione durante i mesi dell’attesa, in gravidanza aumenta il fabbisogno di uno di essi, ossia il DHA (il suo ruolo è cruciale ai fini della formazione della retina e del sistema nervoso del cucciolo).

Vero è che il corpo umano è fantastico e che, durante la gravidanza, i batteri intestinali diventano ancora più capaci di produrlo. Fondamentale rimane in ogni caso fare una scorta attraverso l’alimentazione. Dipende poi dal tipo di pesce che la gestante va a scegliere. Attenzione: sempre pesce cotto!

La Dottoressa Dell’Oro e gli altri esperti di alimentazione in gravidanza sconsigliano infatti l’assunzione di pesce crudo alle donne incinte.

Sushi in gravidanza: si può mangiare?

Il sushi, specialità giapponese, fa parte da anni della quotidianità di tantissime persone in diversi Paesi del mondo, Italia compresa.

Tutti conosciamo almeno un amico o un parente che ne è patito. Le donne in gravidanza possono mangiarlo? Se fatto con pesce cotto, non ci sono problemi. 

Essenziale è altresì consumarlo in locali che rispettano pedissequamente le norme igienico – sanitarie. In questo modo, si previene il rischio di contrarre tossinfezioni. 

Leggendo questo paragrafo starai quasi sicuramente pensando che, in Italia, la normativa prevede che il pesce crudo venga sottoposto a trattamento di congelamento tramite abbattitore.

Per un eccesso di zelo, però, è meglio evitarne l’assunzione se si è incinte.

sushi, alimento includibile tra il pesce in gravidanza se cotto

Si possono mangiare il salmone affumicato e il tonno in gravidanza?

Per quanto riguarda il primo dei due pesci nominati nel titolo di questo paragrafo, la risposta è affermativa: sì, si può mangiare il salmone affumicato in gravidanza.

Nel caso del tonno, è necessario aprire una parentesi specifica.

Non è escluso categoricamente, ma bisogna muoversi considerando che i pesci di grandi dimensioni – il tonno e il pesce spada giusto per fare due esempi – sono più ricchi di metalli pesanti come il mercurio.

In condizioni di particolare fragilità per il fisico – tra cui la gravidanza, ma anche l’età avanzata o infantile – si è più sensibili ai loro effetti.

Alla luce di ciò, è bene che il consumo di tonno durante i nove mesi della gestazione sia sporadico.

salmone affumicato, pesce in gravidanza che si può mangiare

Pesce sott'olio: meglio in vetro o in latta?

Quando ci si reca al supermercato, capita spesso di avere, tra le varie voci in lista della spesa, il pesce sott’olio.

Quale dovrebbero scegliere le donne in gravidanza? Se si è in dolce attesa, è meglio orientarsi verso quello conservato in vetro o in latta?

Ancora una volta, a rispondere a questa domanda ci aiuta la Dottoressa Federica Dell’Oro.

Nel video linkato nei paragrafi precedenti di questo articolo, sottolinea l’importanza di focalizzarsi esclusivamente sul pesce sott’olio conservato in vetro

Facciamo un esempio concreto per capire meglio. Se ci si trova tra le corsie del supermercato e si cerca il prodotto sopra citato, fra il tonno e lo sgombro è meglio scegliere il secondo per la questione già menzionata relativa alla contaminazione da parte dei metalli pesanti.

Inoltre, ribadisco, è essenziale scegliere il pesce conservato in vetro.

Come mai? Premettendo il fatto che si tratta di un consiglio che vale sia per il pesce, sia per alimenti come i legumi e la passata di pomodoro, ricordiamo che si dovrebbe optare sempre per il vetro in quanto nelle latte sono presenti delle sostanze che potrebbero essere tossiche, tra cui gli interferenti endocrini.

Cosa sono? Sostanze chimiche che interferiscono con la regolazione ormonale dell’organismo umano. All’inizio dell’anno scorso sono stati pubblicati sulla rivista Science i risultati del cosiddetto studio EDC-MixRisk.

Questo lavoro scientifico, che ha visto coinvolti anche degli esperti italiani – per la precisione studiosi attivi presso la Statale di Milano, lo IEO E lo Human Technopole – ha scoperto che l’esposizione prenatale ad alcuni interferenti endocrini può comportare ritardi nel linguaggio e nello sviluppo neurologico del nascituro.

Frequenza di consumo

Un altro aspetto importante su cui soffermarsi riguarda la frequenza di consumo del pesce in gravidanza.

Idealmente, la donna incinta dovrebbe includere questo alimento nella propria routine alimentare 2 – 3 volte a settimana. 

In questo modo, si riesce a concretizzare un equilibrio per quanto riguarda l’assunzione di nutrienti come le proteine e i grassi omega 3, come più volte detto cruciali durante la gestazione.

Consumare pesce in gravidanza aiuta altresì a incrementare l’apporto di minerali come il selenio (lo si può trovare, per esempio, nelle sardine). 

Soprattutto se in associazione con il manganese – minerale il cui apporto può essere ottimizzato grazie ad alimenti come il riso integrale – il selenio, come evidenziato da uno studio che ha analizzato i dati della Boston Birth Control, ossia una delle coorti più ampie al mondo di diadi madre/figlio, può contribuire all’abbassamento dei valori della pressione sistolica durante l’infanzia.

In questo modo, si concretizza un inestimabile effetto cardioprotettivo.

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