Pizza in gravidanza: come consumarla conciliando gusto e sicurezza
Introduzione
Si può mangiare la pizza in gravidanza? Se sì, quale è meglio scegliere? Quali sono le frequenze ideali?
Sono tantissime le donne in dolce attesa che si fanno queste domande.
Nulla di strano! Dopotutto, infatti, parliamo di uno dei simboli della cucina italiana nel mondo.
Se ti stai ponendo interrogativi in merito alla sua inclusione nella dieta durante la gestazione, questo contenuto fa per te.
Come vedi, prima dell’articolo è presente un indice.
L’ho preparato per permetterti, nel caso in cui dovesse interessarti solo una specifica angolazione del tema, di approfondire cliccando sul paragrafo corrispondente.
Nel caso in cui, alla fine della lettura, dovessi avere ancora dei dubbi, ti invito a venirmi a trovare su Instagram, spazio dove pubblico quotidianamente contenuti sull’osteopatia pediatrica e neonatale.
Adesso, però, entriamo nel vivo dell’azione: è il momento di scoprire i migliori consigli riguardanti la pizza in gravidanza.
Piccolo spoiler: i suggerimenti arriveranno da una nutrizionista esperta nell’alimentazione delle future mamme e dei più piccoli.
Si può mangiare la pizza in gravidanza?
Come specificato in questo video dalla Dottoressa Federica dell’Oro, biologa nutrizionista e autrice del videocorso sull’alimentazione in gravidanza e in allattamento, la pizza in gravidanza si può mangiare.
All’interno di un menù bilanciato – nel videocorso puoi trovare numerose proposte utili al proposito con piatti gustosi adatti alle diverse stagioni dell’anno – è possibile includere, una volta alla settimana, anche la pizza.
Attenzione, però: è importante mettere in primo piano alcune accortezze.
Tra queste rientra il fatto di conteggiare, tra le due porzioni a settimana di formaggio concesse in gravidanza, l’eventuale mozzarella presente sulla pizza.
In generale, è meglio evitare pizze troppo farcite.
Si tratta di un consiglio utile da considerare sia per questioni di apporto calorico – nella guida completa dedicata all’alimentazione in gravidanza, puoi trovare i riferimenti specifici sulle calorie ideali da assumere nel corso dei trimestri – sia per aspetti legati alla digestione.
Come ricordato dalla Dottoressa Dell’Oro nel video linkato nelle righe precedenti, il panetto di pizza, da solo, pesa circa 200 grammi.
Ciò vuol dire che, in un singolo pasto, è come se si mangiassero due etti di pasta.
A livello sia digestivo, sia di ingombro fisico nello stomaco, si tratta di un impegno importante.
Lo è soprattutto quando ci si avvicina al termine della gravidanza e le dimensioni del cucciolo sono notevoli.
In questi frangenti, è molto difficile, per una futura mamma, riuscire a consumare completamente una pizza farcita.
Un’altra accortezza da adottare chiama in causa il pomodoro.
Se si soffre di nausea, ma anche di acidità di stomaco o di reflusso, è il caso di eliminarlo (non solo dalla pizza, ma anche da altre preparazioni, come per esempio la pasta).
Nelle situazioni appena menzionate, il pomodoro, infatti, non sempre viene tollerato.
La pizza può essere considerata un pasto abbastanza bilanciato.
Abbiamo la fonte di carboidrati, il panetto, sicuramente dei grassi e la mozzarella per la quota proteica.
Per soddisfare il fabbisogno di fibre e vitamine, è il caso di focalizzarsi verso una pizza vegetariana.
Un’altra idea consiste nel portare in tavola un piatto, separato rispetto alla pizza, con delle verdure.
Un consiglio che la Dottoressa Dell’Oro dà a tutte le future mamme è quello di orientarsi verso le verdure amarognole.
Si tratta, infatti, di preziose alleate della digestione.

Pizza con salumi e formaggi stagionati: cosa fare?
La pizza, come ben si sa, può essere guarnita con diversi ingredienti.
Tra questi, rientrano anche gli affettati. In questo caso, c’è una sola regola da considerare: i salumi devono essere cotti.
Il prosciutto cotto va benissimo, mentre gli altri andrebbero evitati in quanto, nella maggior parte dei casi, vengono aggiunti a fine cottura.
Cosa dire, invece, in merito formaggi stagionati? In questo frangente, tutto dipende dall’approccio della singola pizzeria.
Nei casi in cui li si aggiunge a fine cottura, è bene evitare tutti quei formaggi che non si è sicure derivare da latte pastorizzato (con quelli di origine industriale non ci sono problemi da questo punto di vista).
Se, per esempio, si ha a che fare con formaggi come il taleggio che vengono cotti assieme alla pizza a una temperatura superiore ai 200°C, non ci sono problemi.
Formaggi che contengono muffe, in primis il gorgonzola, andrebbero evitati anche se cotti.
Pizza con le uova: si può mangiare in gravidanza?
Un altro ingrediente che viene spesso utilizzato per guarnire la pizza è l’uovo. Come regolarsi con l’assunzione in gravidanza?
Vale la stessa regola dei salumi: solo uova cotte. Se l’uovo viene aggiunto a fine cottura, è opportuno evitare.
In tutto questo, bisogna sempre tenere presente che l’uovo è un alimento molto calorico e spesso difficile da digerire (che va a sommarsi a un pasto che, come abbiamo visto, già di suo non è leggero).
Ecco perché è il caso di valutare bene la sua inclusione tra gli ingredienti della pizza.
Visto che la frequenza ideale è una volta a settimana, è bene fare di tutto per godersi al massimo questo momento di comfort a tavola.
Pizza e diabete gestazionale
Si può mangiare la pizza in gravidanza se si ha il diabete gestazionale? La risposta a questo interrogativo è “Dipende”.
Bisogna innanzitutto partire con la consapevolezza del fatto che la pizza è un pasto a medio/alto indice glicemico.
Ciò vuol dire che, dopo averla mangiata, si può notare un aumento anche notevole della glicemia.
La possibilità di includerla o meno nella dieta in gravidanza dipende solo da una cosa: quanto il diabete gestazionale è compensato.
Detto questo, ricordo che esistono diversi espedienti per abbassare il carico glicemico complessivo del pasto.
Tra questi rientra la scelta, già menzionata, di consumare una pizza con le verdure.
Oltre a ciò, si può chiedere di prepararne una – o farla personalmente a casa – con la farina integrale.