Prima visita in gravidanza: quando farla?

Prima visita in gravidanza e prima ecografia: guida completa

  1. INTRODUZIONE
  2. QUANDO FARE LA PRIMA VISITA IN GRAVIDANZA?
  3. PRIMA ECOGRAFIA OSTETRICA IN GRAVIDANZA: LE TEMPISTICHE

Introduzione

Quando si deve fare la prima visita in gravidanza? Cosa prevede di preciso?

Se stai leggendo queste righe, vuol dire che, molto probabilmente, hai da pochi giorni visto le due lineette del test positivo e vuoi sapere quali sono i prossimi passi che devi compiere.

Fantastico! L’articolo che puoi trovare nelle prossime righe, fa proprio per te. Come puoi vedere, l’ho corredato con un indice. 

L’ho fatto per permetterti, nel caso in cui ti dovesse interessare una determinata sfaccettatura dell’argomento, di approfondirla cliccando semplicemente sul titolo del paragrafo corrispondente.

Se dovessi avere bisogno di ulteriori informazioni, puoi fare un salto anche su Instagram sul profilo Drsilva.com_official. 

Adesso è giunto il momento di entrare nel vivo dell’azione e di scoprire alcuni aspetti importantissimi per vivere al meglio il viaggio della dolce attesa.

Quando fare la prima visita in gravidanza?

Come specifico all’inizio di questo video, è nodale specificare la differenza tra la prima visita in gravidanza e la prima ecografia.

Si tratta di due momenti che si differenziano sia per peculiarità, sia per tempistiche.

Da quando una donna scopre di essere in attesa di un cucciolo, è importante che prenda contatto con la propria ostetrica di fiducia o con il centro di riferimento presso il quale intende farsi seguire. 

L’obiettivo, infatti, è quello di fissare la prima visita ostetrica. Si tratta di un momento molto prezioso, durante il quale si mettono sul tavolo diversi temi cruciali. 

Dopo aver raccolto i dati anamnestici relativi sia alla paziente gravida, sia al partner, l’ostetrica, se non conosce la donna che ha davanti, si informa in merito alla sua storia mestruale e alla presenza, nel suo percorso sanitario e umano, di eventuali altre gravidanze o di aborti.

Nel primo caso, l’ostetrica prende informazioni anche sulla gestione dell’allattamento.

Tutto questo viene riportato nella cartella ostetrica, un vero e proprio diario della gravidanza e, in generale, del percorso ostetrico della donna. 

Durante la prima visita ostetrica in gravidanza, la futura mamma ha la possibilità di ricevere informazioni puntuali in merito al comportamento alimentare.

Nel corso di quello che è un incontro di rilevanza unica, si pone l’accento anche su quelli che sono i migliori consigli pratici per gestire la routine lavorativa.

Come ricordato in questo articolo dal Dottor Matteo Silva, osteopata neonatale e pediatrico, la poca attenzione che la futura mamma dedica alle posizioni assunte quando svolge un lavoro sedentario può causare diverse criticità, tra cui l’insorgenza di dolori al basso ventre.

Per amor di precisione, sottolineo che, davanti all’evenienza sopra citata, una valida soluzione è il calore localizzato (la classica borsa dell’acqua calda).

Tornando con il focus sulla prima visita ostetrica in gravidanza, ricordo che si parla pure degli esami che, a seconda della sua situazione, la futura mamma dovrebbe effettuare, definendo anche i tempi.

Se si hanno delle analisi recenti – sia del sangue, sia delle urine – è il caso di portarle con sé. 

Archiviata la prima parte, che si può definire conoscitiva, inizia la visita concreta.

Nel corso di quest’ultima, l’ostetrica esamina il pavimento pelvico e procede alla misurazione della pressione – un valore che è fondamentale tenere monitorato per tutta la gravidanza – e alla raccolta di informazioni in merito a eventuali problematiche a carico dell’intestino e delle vie urinarie.

La prima visita con l’ostetrica in gravidanza – che può durare anche più di un’ora e che comprende pure la valutazione del seno tramite un esame obiettivo – è l’inizio di un percorso assieme che comprende diverse tappe. 

Come ho avuto modo di ricordare in questo articolo, le ecografie consigliate in una gravidanza fisiologica sono due. 

Per monitorare aspetti che, fino a qualche tempo fa, si indagavano tramite l’ecografia di accrescimento, oggi non più indicata, si ricorre alla professionalità dell’ostetrica che, attraverso manovre palpatorie e strumenti come il metro, effettua un esame obiettivo della situazione.

A questo punto, ti starai senza dubbio chiedendo quando fissare l’appuntamento con la tua ostetrica di fiducia.

Nel video linkato all’inizio dell’articolo, faccio presente che non c’è urgenza, ma che è bene prenotare nell’arco delle prime settimane.

Cosa dire, invece, della prima ecografia ostetrica? Ne parlo nel prossimo paragrafo. Seguimi per saperne di più!

ostetrica che effettua la prima visita in gravidanza a una paziente

Prima ecografia ostetrica in gravidanza: le tempistiche

Come accennato all’inizio dell’articolo, la prima visita in gravidanzavisita ostetrica, obviously è diversa dalla prima ecografia

In questo frangente, infatti, la futura mamma è un po’ più vincolata per quanto riguarda le tempistiche

La prima ecografia ostetrica, infatti, dovrebbe essere effettuata entro le prime dodici settimane di gestazione. Essenziale, però, è non procedere precocemente. 

Effettuare l’ecografia ostetrica troppo presto  – prima delle 7 – 8 settimane – vuol dire aumentare lo stato di ansia della futura mamma e delle persone che le stanno attorno.

Il motivo? L’operatore non riesce a ricavare alcun dato relativamente al battito cardiaco e ad aspetti come il normale impianto dell’embrione in utero.

Generalmente, si vede solo una piccola camera gestazionale. Nulla di strano: è ancora troppo presto!

Bisogna armarsi di pazienza – una dote che ci si dovrà fare amica fino alla fine della gravidanza – in quanto la prima ecografia è bene che avvenga tra le otto e le dodici settimane. 

Si tratta del range migliore per poter vedere se la gravidanza è in utero, se è singola o gemellare, se l’embrione, che viene anche misurato ricavando il cosiddetto CRL, ha un’attività cardiaca presente e regolare e se è ben impiantata la placenta. 

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