Indice
- Sesso in gravidanza
- si può fare sesso in gravidanza
- attività sessuale nel primo trimestre di gravidanza
- attività sessuale nel secondo trimestre di gravidanza
- attività sessuale nel terzo trimestre di gravidanza
- falsi miti sul sesso in gravidanza
- la penetrazione fa male al bambino?
- avere un orgasmo fa venire le contrazioni?
- avere rapporti sessuali induce il travaglio?
- il bambino percepisce quando la coppia fa sesso? Cosa percepisce?
- avere perdite di sangue dopo un rapporto comporta l’aver provocato danno al feto?
- Le migliori posizioni per il sesso in gravidanza
- quando è controindicato il sesso in gravidanza
- masturbazione in gravidanza
Sesso in gravidanza
Ciao e benvenuta sul mio sito!
Insieme a Maria Chiara Alvisi – Ostetrica – abbiamo registrato un approfondito video YouTube che ti parla esaustivamente del sesso in gravidanza.
Ci si trova di fronte ad un argomento molto caro alle coppie in attesa, che però porta spesso all’insorgenza di molti dubbi e perplessità.
La gravidanza comporta un grande sconvolgimento ormonale, oltre che fisico, e quindi la libido tende a cambiare di trimestre in trimestre.
Con questo articolo, si cercherà di rispondere ai dubbi inerenti l’argomento proposto e a sfatare i falsi miti relativi al sesso in gravidanza, che spesso preoccupano le coppie.
Si può fare sesso in gravidanza?
Se la gravidanza è fisiologica, fare sesso non è assolutamente vietato, anzi, al contrario di ciò che a volte si pensa, apporta dei grandissimi benefici sia fisici che psicologici alla coppia.
Fare sesso una o due volte alla settimana è associato a una minor incidenza di parti pretermine.
Tale incidenza diminuisce ulteriormente se i rapporti sessuali aumentano di frequenza durante la settimana.
Inoltre, l’attività sessuale, soprattutto nell’ultimo trimestre di gravidanza, contribuisce a mantenere in salute il pavimento pelvico, preparandolo al parto.
Attività sessuale nel primo trimestre
L’aumento del progesterone può portare ad una diminuzione della libido, soprattutto nelle prime settimane gestazionali.
Questo anche a causa dei sintomi tipici del primo trimestre, come nausea e stanchezza, che portano la donna a non avere voglia di avere rapporti con il proprio partner.
Non sempre il progesterone però fa diminuire il desiderio sessuale, anche perché questo importante ormone porta all’aumento del flusso sanguigno a livello genitale e quindi a una maggiore lubrificazione delle zone intime.
In linea di massima, data la delicatezza dei primi tre mesi, le donne non sono particolarmente invogliate a lasciarsi andare dal punto di vista sessuale.
Attività sessuale nel secondo trimestre
Durante il secondo trimestre può manifestarsi un ritorno del desiderio sessuale: fisicamente ci si sente meglio e ci si vede anche più belle: le forme cambiano, il seno è più florido, la pelle lucente.
Per molte donne questo periodo rappresenta l’apice della propria femminilità.
In questa fase la sessualità può essere molto soddisfacente: se la donna riesce a lasciarsi andare completamente, può raggiungere anche un orgasmo più lungo e piacevole, grazie alla maggior irrorazione delle pareti vaginali, data dagli ormoni gravidici.
Ovviamente anche il partner deve continuare a manifestare il suo desiderio, mostrando di considerare la propria donna attraente quanto prima o addirittura più di prima.
Attività sessuale nel terzo trimestre
Anche durante questo ultimo periodo di gestazione, come può accadere per il primo trimestre, può manifestarsi un calo della libido, a causa di un maggiore affaticamento per l’ingombro più importante del pancione, per l’imminente momento del parto e dell’arrivo del bambino.
In questo momento, la donna potrebbe sentirsi meno attraente e in generale ricerca le attenzioni del proprio partner semplicemente tramite scambio di tenerezze, comprensione e ascolto.
Al contrario, il partner potrebbe considerare molto sexy avere rapporti sessuali nonostante il pancione della propria donna, perché lo percepiscono come qualcosa di “proibito” e segno della loro virilità.
Sfatiamo i falsi miti sul sesso in gravidanza
È sicuro avere rapporti in gravidanza? Fare sesso fa venire le contrazioni? Il bambino “sente” quando i genitori hanno un rapporto? Fa male al bambino?
Queste sono le domande che le coppie pongono più frequentemente rispetto al sesso in gravidanza, ma è necessario fare un po’ di chiarezza.
La penetrazione fa male al bambino?
Qualsiasi sia la lunghezza del pene, è molto difficile che raggiunga il collo dell’utero, in quanto la vagina è un canale lungo circa 7 cm, che si distende durante il rapporto per adattarsi a qualsiasi dimensione del pene.
Inoltre la cervice uterina è ben protetta dal cosiddetto tappo mucoso, che rappresenta una valida protezione oltre che per il feto, anche per l’ingresso di batteri che possono provocare infezioni.
Quindi il bambino è assolutamente al sicuro all’interno della cavità uterina e del sacco amniotico.
Avere un orgasmo può fare venire le contrazioni?
Se non si è in una condizione di gravidanza a rischio, le contrazioni indotte dall’orgasmo non sono assolutamente nocive: sono semplicemente i muscoli della vagine che si contraggono a seguito del raggiungimento del piacere dopo un rapporto.
Se la gravidanza è fisiologica, questo non provoca il rischio di un aborto spontaneo.
Avere rapporti sessuali induce il travaglio?
Questa falsa credenza deriva dal fatto che il liquido seminale contiene una prostaglandina, che è un ormone utilizzato per l’induzione del travaglio.
La quantità però è talmente esigua, che questo pericolo non ha senso di esistere, tanto è vero che gli specialisti, in condizione di fisiologia, non propongono assolutamente l’astensione dai rapporti sessuali.
Certo è che presso il termine di gravidanza, può essere proposto di aumentare la frequenza dell’attività sessuale per aiutare ad innescare il processo del travaglio spontaneo.
Il bambino percepisce quando la coppia fa sesso?
Falso.
Quello che potrebbe percepire il bambino è la sensazione di benessere che scaturisce nella donna dopo aver avuto un rapporto sessuale, per le endorfine che entrano in circolo in quel momento.
Il feto non si rende conto di quando i genitori hanno un rapporto.
Avere perdite di sangue dopo un rapporto comporta l'aver provocato danno al feto
Avere perdite di sangue dopo un rapporto sessuale è abbastanza comune, a causa della maggior irrorazione della cervice uterina durante la gravidanza.
Generalmente le perdite sono esigue.
Ci si deve preoccupare quando le perdite diventano abbondanti tipo una mestruazione.
Le migliori posizioni per il sesso in gravidanza
In generale nel primo e nel secondo trimestre potrebbero non esserci particolari problemi ad assumere le diverse posizioni. Può essere più difficile invece nel terzo trimestre a causa dell’ingombro del pancione, che rende difficile assumere determinate posizioni.
Quelle considerate più agili sono la posizione laterale, la posizione in cui la donna è sopra l’uomo e la posizione in cui la donna è a carponi e la penetrazione vaginale avviene da dietro: in questi casi l’ingombro del pancione non dovrebbe essere un problema.
Quando è controindicato il sesso in gravidanza
Ci sono alcune circostanze in cui gli specialisti consigliano alle coppie l’astensione dai rapporti in gravidanza.
Spesso è una condizione solo temporanea, anche se dipende dalla specifica patologia che subentra durante la gravidanza.
Quindi il sesso potrebbe essere controindicato in caso di: minaccia d’aborto o minaccia di parto prematuro, placenta previa, contrazioni uterine in epoche precoci, rottura prematura delle membrane pretermine, incontinenza cervicale, perdite ematiche, infezioni in corso, gravidanza gemellare.
Se si sono effettuati esami invasivi quali amniocentesi e/o villocentesi, è meglio astenersi dai rapporti per le successive 48 ore.
In ogni caso, se la coppia è in una condizione in cui deve astenersi dai rapporti sessuali, può benissimo sfruttare l’occasione per scambiarsi coccole e tenerezze, senza per forza dover avere un rapporto sessuale completo.
Masturbazione in gravidanza
Come per l’attività sessuale, le contrazioni indotte da un orgasmo raggiunto con l’autoerotismo in condizioni di fisiologia non comporta danni al feto.
Anzi, sperimentare la masturbazione in gravidanza potrebbe essere un valido modo per prendere maggior consapevolezza di sé e dei cambiamenti del proprio corpo.
Come già detto in precedenza, l’attività ormonale tipica della gravidanza può comportare una maggior eccitazione a causa dell’aumentata lubrificazione e dell’aumentato apporto sanguigno alle pareti vaginali.
Come risaputo, la masturbazione può portare a dei benefici non soltanto fisici, ma anche psicologici.