Introduzione
Se ti stai chiedendo se si può usare il sale in svezzamento, questo articolo fa per te.
L’ho preparato per aiutarti a chiarire uno degli aspetti più importanti nella gestione dell’alimentazione complementare a richiesta del tuo bambino.
Come vedi, è presente anche un indice, che ho inserito con lo scopo di aiutarti a fruire meglio del contenuto.
Ti interessa una parte specifica? Non devi fare altro che cliccare sul paragrafo corrispondente.
Per ulteriori informazioni, puoi scoprire anche il mio videocorso verticale “Autosvezzamento pratico, facile e senza stress” o fare un salto sul profilo Instagram @drsilva.com_official.
Adesso ti auguro una buona lettura e ti invito a seguirmi in questo excursus dedicato al sale in svezzamento.
Sale e autosvezzamento: le linee guida
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), raccomanda di non somministrare il sale ai più piccoli fino all’anno di vita.
Come sottolineo all’inizio di questo contenuto video, è un po’ un controsenso. Se si pensa allo svezzamento tradizionale – qui spiego nel dettaglio la differenza con l’autosvezzamento – tutte le pappe venivano addizionate con il parmigiano, che non è certo privo di sale.
Quali sono le indicazioni giuste da seguire? Come bisognerebbe muoversi se si considera che, tra i benefici dell’autosvezzamento, rientra il fatto di non dover cucinare a parte dei cibi per il bambino?
La cosa migliore da fare è lasciarsi guidare dal buonsenso.
Nel capitolo del videocorso in cui rispondo alla domanda “Si può usare il sale in svezzamento?”, faccio presente l’importanza di evitare il consumo di cibi eccessivamente salati.
Qualche esempio? Gli insaccati, che andrebbero banditi anche per altri motivi.
Non dimentichiamo mai che l’autosvezzamento rappresenta un’occasione per migliorare l’alimentazione di tutta la famiglia.
Fondamentale è altresì evitare di aggiungere il dado per insaporire verdure cotte in padella o arrosti.
Un consiglio pratico molto semplice prevede il fatto di togliere la mini porzione di verdura o di sugo per la pasta del bambino prima di procedere all’aggiunta del sale.
Molti neo genitori si preoccupano in merito al sale in svezzamento se il bambino fa un piccolo assaggio dal loro piatto.
In questi casi, non c’è ragione di allarmarsi: non sono quantità così ridotte di sale a causare danni.

Come preparare la pasta e il riso
Un aspetto sul quale molti genitori si soffermano quando si chiedono se si può usare il sale in svezzamento riguarda la preparazione della pasta e del riso, due piatti unici ricchi di benefici per il cucciolo che vive il percorso di alimentazione complementare a richiesta.
Pure in questo frangente, vige la regola del buonsenso.
Basta non esagerare con le quantità nell’acqua di cottura ed evitare di aggiungerlo a piatto completo.

A quanti mesi si può mettere il sale nella pappa?
Dopo aver chiarito che, quando ci si chiede se si può usare il sale in svezzamento, la risposta giusta chiama in causa il buonsenso e la moderazione, vediamo cosa dice la scienza in merito al momento in cui si può cominciare ad aggiungerlo ai cibi proposti al bambino.
Dopo il primo anno di età è possibile farlo, ma avendo cura di non esagerare. Gli esperti del Department of Health and Social Care britannico raccomandano, nella fascia compresa tra 1 e 3 anni, di mantenersi entro i 2 grammi quotidiani di sale (l’equivalente di 0,8 grammi di sodio).
Nei primi 12 mesi, è importante mantenersi entro il singolo grammo di sale al giorno.
Per evitare problemi di salute al proprio cucciolo – l’eccesso di sale è collegato allo sviluppo di condizioni serie come l’ipertensione arteriosa – è bene non solo fare attenzione a non esagerare con quello aggiunto, ma anche leggere bene le etichette quando si fa la spesa.
Essenziale è controllare il cosiddetto sale nascosto, ossia quello proveniente dai prodotti che si acquistano soprattutto nella GDO.
Molto spesso, sono insospettabili. Nell’elenco è possibile includere il latte vaccino, i cracker, il pane, i grissini.
Nel momento in cui si passano in rassegna le tabelle nutrizionali al supermercato e si vede solo il valore del sodio, è bene sapere che, nei casi in cui i livelli sono superiori a 0,6 grammi/etto, l’alimento è da considerarsi troppo ricco di sale e, di riflesso, da evitare.
Quale sale scegliere in autosvezzamento?
A questo punto, ti starai molto probabilmente chiedendo quale sia il sale migliore da scegliere per la preparazione degli alimenti da proporre al tuo cucciolo (per quanto riguarda le quantità, tieni presente le indicazioni riportate nei paragrafi precedenti).
La scelta migliore è il sale iodato che, come rammentato agli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, aiuta a prevenire diverse problematiche a carico della tiroide.

Come sostituire il sale in autosvezzamento?
Per mettere a punto un piano alimentare equilibrato per il proprio cucciolo – alla fine del videocorso, trovi diversi menù adatti a tutte le stagioni – è necessario non solo comprendere se si può usare il sale in svezzamento, ma anche avere le idee chiare su come sostituirlo.
L’autosvezzamento, ribadisco, è un percorso che coinvolge tutta la famiglia.
Il piccolo entra in contatto con cibi diversi dal latte materno o formulato e di consistenza solida/semi solida (tagliati in sicurezza ovviamente).
Mamma e papà, dal canto loro, possono riflettere sulla qualità della loro alimentazione ed eventualmente aggiustare il tiro.
Ciò vuol dire anche impegnarsi a ridurre l’apporto di sale.
Per insaporire un piatto si può ricorrere alle spezie, alle erbe aromatiche, ma anche a una spruzzata di limone.