Soffocamento e riflesso faringeo: qual è la differenza?

Soffocamento e riflesso faringeo (Gag Reflex): qual è la differenza?

  1. INTRODUZIONE
  2. RIFLESSO FARINGEO (GAG REFLEX): DI COSA SI TRATTA E QUALI SONO LE CAUSE
  3. RIFLESSO FARINGEO: COME ELIMINARLO?
  4. SOFFOCAMENTO: COS’È E COME PREVENIRLO

Introduzione

Qual è la differenza tra soffocamento e riflesso faringeo (o Gag Reflex)?

Ogni giorno, ho a che fare con neo genitori che, alla prima esperienza con la gestione dell’alimentazione infantile, hanno sentito parlare di questo tema e vogliono saperne di più.

Se stai leggendo queste righe, ti riconosci sicuramente in queste situazioni e vuoi approfondire perché, magari, ti hanno detto che quella strana reazione che il tuo piccolo ha avuto mentre mangiava non è allarmante e che si è trattato di Gag Reflex.

Per aiutarti a capire meglio quello che è uno degli aspetti più importanti dell’alimentazione complementare a richiesta, ho preparato questo contenuto, preceduto da un indice per darti modo, con un semplice click, di entrare nel vivo delle sfaccettature che ti interessano di più.

Nel videocorso sulle manovre di disostruzione pediatrica e di rianimazione cardiopolmonare, accessibile alla fine del paragrafo e curato dalla Dottoressa Pilar Nannini, pediatra, troverai altre preziose informazioni per un autosvezzamento sicuro e sereno.

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Riflesso faringeo (Gag Reflex): di cosa si tratta e quali sono le cause

Dottoressa, l’altro giorno, durante il pranzo, il mio bimbo mancava poco che si strozzasse con il cibo!”: in queste parole, che sento praticamente tutti i giorni, è racchiuso uno dei più diffusi falsi miti in merito a soffocamento e riflesso faringeo.

Sono infatti tanti i genitori di bambini in autosvezzamento che confondono il secondo con il primo (evenienza per fortuna molto rara e prevenibile con consigli pratici che puoi leggere qui).

Il riflesso faringeo, scientificamente noto come Gag Reflex, è un riflesso innato causato da un processo di contrazione bilaterale dei muscoli faringei.

Si tratta della risposta a uno stimolo esterno che riguarda la superficie di tessuto mucoso alla base della lingua.

Nei neonati di pochi mesi risulta particolarmente accentuato.

Il motivo è legato al fatto che, per l’attivazione, è sufficiente stimolare la prima parte della lingua.

Come si può vedere all’inizio di questo video, il piccolo in autosvezzamento che sperimenta il Gag Reflex sembra palesare un conato di vomito (attenzione: in questi casi, raramente si osservano effettivi episodi di emesi).

Nulla che debba allarmare, ribadisco: si tratta solo di Gag Reflex e di un meccanismo che ha una preziosa funzione protettiva (e non solo, come vedremo meglio tra poco).

Il Gag Reflex, concretamente, è una chiusura della faringe, evenienza che porta a un impedimento del processo di deglutizione.

A cosa è dovuta la sua insorgenza?

Al fatto che il cucciolo sta perfezionando la competenza della masticazione.

Quando avviene il passaggio dall’assunzione esclusiva di latte materno e/o formulato all’introduzione dei cibi solidi, alcuni possono causare l’attivazione del riflesso e portare alla chiusura, chiaramente temporanea, della faringe.

Al pezzo di cibo troppo grande e/o arrivato troppo velocemente in fondo alla bocca viene così impedito di intraprendere un percorso non fisiologico e di diventare causa di ostruzione delle vie aeree.

L’alimento ritorna in bocca e il piccolo si trova obbligato a masticarlo di nuovo.

Avrai quindi compreso che, oltre a essere protettivo, il Gag Reflex è anche una straordinaria palestra per imparare a masticare e prepararsi ai cibi che potranno essere presentati in tavola una volta finito l’autosvezzamento.

Riflesso faringeo: come eliminarlo?

Apriamo ora una parentesi di massima importanza quando si discute di soffocamento e riflesso faringeo.

Quale nello specifico? Il motivo per il quale chiedersi come eliminare il Gag Reflex non ha senso.

Quando si verifica nel cucciolo in autosvezzamento, non si deve intervenire. 

Vanno attesi quei 3 – 5 secondi senza fare niente e, soprattutto, senza farsi vedere in preda all’angoscia. 

Non dimentichiamo mai, infatti, che i più piccoli sono delle “spugne” e che assorbono tutte le emozioni dei genitori.

Il loro ruolo è nodale in un percorso come l’alimentazione complementare a richiesta, nel corso del quale il cucciolo ha costantemente bisogno di sentirsi supportato.

Un’altra parentesi da aprire quando si parla di soffocamento e riflesso faringeo è legata al fatto che, a circa 6 – 7 mesi, il Gag Reflex è molto vivo e che viene perso gradualmente con il tempo e con l’acquisizione di esperienza nella masticazione.

Proponendo le classiche pappe di consistenza morbida e omogenea per mesi e mesi con la convinzione di evitare il riflesso faringeo, semplicemente si posticipa il momento della sua perdita.

La cosa migliore da fare è introdurre fin da subito cibi solidi, con la consapevolezza di poter prevenire il rischio di soffocamento presentando in tavola alimenti di consistenze adeguate e tagliati in sicurezza.

A chi ha intenzione di seguire la strada dello svezzamento morbido e tradizionale, consiglio di non aspettare dopo i 9 mesi per cominciare a presentare in tavola pappe disomogenee.

Soffocamento: cos'è e come prevenirlo

Proseguiamo il nostro excursus dedicato a soffocamento e riflesso faringeo parlando del primo.

Quando lo si chiama in causa, si intende un quadro contraddistinto dall’ostruzione, parziale o totale, delle vie aeree.

In caso di soffocamento parziale, ossia quando il corpo estraneo, sia esso un alimento o un piccolo oggetto, non occlude completamente le vie aeree, si possono notare segnali ben precisi.

Il neonato è in grado di piangere e di respirare, seppur rumorosamente.

Cosa bisogna fare in questi frangenti?

Invitare il piccolo a tossire, così da favorire l’espulsione del corpo estraneo.

Non serve fare altro. Non bisogna invitare il bimbo a sollevare la stessa e neppure fargliela piegare all’indietro.

Quando il neonato non piange, non riesce a tossire, ha un colorito cianotico e porta le mani al collo, vuol dire che l’ostruzione è totale e bisogna iniziare subito le manovre di disostruzione.

Il soffocamento, a differenza del riflesso faringeo o Gag Reflex, può e deve essere prevenuto.

Si può agire su due fronti.

Bisogna conoscere bene i tagli sicuri e le consistenze adeguate dei cibi, ossia l’universo della prevenzione primaria.

Quella secondaria prevede la frequenza di un corso di disostruzione e di rianimazione cardiopolmonare, nonché la supervisione durante il consumo dei pasti.

Quando l’autosvezzamento termina la guardia deve rimanere alta, il che vuol dire, per esempio, continuare a non far mangiare il bambino durante i momenti di gioco, sulle auto in movimento o davanti allo schermo dello smartphone o del tablet. 

soffocamento e riflesso faringeo

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