Stitichezza in gravidanza: come gestirla con l’alimentazione

Stipsi in gravidanza: i consigli della nutrizionista

  1. INTRODUZIONE
  2. STIPSI IN GRAVIDANZA: COSA PUÒ FARE LA FUTURA MAMMA?
  3. GLI ALIMENTI DA EVITARE O DA RIDURRE
  4. L’IMPORTANZA DEI PROBIOTICI

Introduzione

Stitichezza in gravidanza: praticamente tutte le donne in dolce attesa hanno a che fare con questa problematica.

Se anche tu la stai sperimentando, l’articolo di questa pagina fa per te e contiene le indicazioni di una nutrizionista esperta nell’alimentazione delle future mamme

Come puoi vedere, è presente un indice: l’ho preparato per facilitarti la lettura. Se ti interessa un determinato argomento, ti basterà cliccare sul titolo del paragrafo corrispondente e approfondire.

Nel caso in cui, alla fine della lettura, dovessi avere ancora dei dubbi, puoi venirmi a trovare su Instagram, social che mi vede attivo ogni giorno con la pubblicazione di contenuti inerenti l’osteopatia pediatrica e neonatale.

Scrivimi pure nei commenti o in direct: sarò felice di rispondere a tutte le tue domande.

Adesso, come amo dire, non rimane che entrare nel vivo dell’azione e partire alla scoperta di un tema molto importante per qualsiasi donna in dolce attesa, ossia gli accorgimenti a tavola che permettono di gestire il problema della stipsi in gravidanza.

Stipsi in gravidanza: cosa può fare la futura mamma?

Cosa può fare una mamma in dolce attesa che soffre di stipsi?

Come ricordato in questo video dalla Dottoressa Federica Dell’Oro, biologa nutrizionista, la stipsi (o stitichezza) è più frequente nella prima parte della gestazione per via delle alte concentrazioni di progesterone. 

Questo ormone, che ha il cruciale ruolo di stimolazione dei vasi sanguigni dell’endometrio, rallenta il transito intestinale. 

La stitichezza in gravidanza è un problema con cui le future mamme hanno a che fare anche nei periodi successivi della gestazione.

Man mano che la dolce attesa va avanti, infatti, l’utero che cresce dal punto di vista delle dimensioni comprime l’intestino, provocando, di riflesso, un rallentamento del transito fecale.

Nelle ultime settimane di gravidanza, un altro fattore che contribuisce alla stipsi è la riduzione dell’attività fisica, conseguenza naturale delle difficoltà di movimento con il pancione.

Nodale è sottolineare che la stipsi in gravidanza può essere particolarmente difficile da gestire per le future mamme che avevano a che fare con questa problematica anche prima di rimanere incinte.

Per affrontarla al meglio – farlo è basilare in quanto, se non gestita, la stitichezza durante la gestazione può provocare la comparsa di emorroidi – è consigliabile aumentare l’apporto di fibre (per maggiori informazioni in merito, rimando alla guida completa dedicata all’alimentazione durante la dolce attesa).

Spazio quindi ai cereali integrali, ai legumi, alla verdura. Anche la frutta è una buona fonte di fibre ma, essendo zuccherina, dovrebbe essere messa in secondo piano rispetto alla verdura. 

Entrando nel vivo delle opzioni che si possono portare in tavola, è possibile chiamare in causa le verdure a foglia verde, così come le zucchine, le carote, i finocchi. Se possibile, è il caso di non esagerare con l’apporto di sale.

Utile, invece, è l’olio d’oliva. Questo condimento, oltre a essere una fonte di grassi buoni, aiuta anche ad ammorbidire le feci (chiaramente non bisogna lasciarsi prendere la mano).

Nei mesi freddi dell’anno si possono preparare delle fantastiche zuppe e vellutate.

Questi primi piatti sono ottimi sia con sia senza l’aggiunta dei già citati cereali integrali. Come poco fa accennato, è essenziale non esagerare con il sale. Da evitare sono anche i dadi.

Nodale è soprattutto l’acqua. Se si assumono tante fibre ma non ci si idrata, non si ottiene certo l’effetto sperato (anzi l’opposto).

Un suggerimento da tenere presente: l’acqua dovrebbe essere possibilmente contraddistinta da un contenuto ridotto di sodio e da un residuo fisso minimo.

Suggerimento importante anche se non ha direttamente a che fare con l’alimentazione: per combattere la stitichezza in gravidanza, è bene non mettere totalmente da parte l’attività fisica.

Il pancione può ostacolare molto, su questo non c’è dubbio; ecco perché è il caso di focalizzarsi su attività a basso impatto, come per esempio la camminata (30/45 minuti al giorno di buon passo aiutano tantissimo).

Tornando un attimo agli accorgimenti alimentari veri e propri, apriamo la parentesi relativa al modo in cui si mangia.

Sì, hai capito benissimo: per affrontare il problema della stitichezza in gravidanza, conta anche questo aspetto. 

Fondamentale è consumare il cibo con calma, masticando il più possibile. In questo modo, si riesce a ottimizzare il processo di digestione, con tutti i vantaggi del caso per quanto riguarda la defecazione.

donna incinta che mangia la verdura, ottima contro la stitichezza in gravidanza

Gli alimenti da evitare o da ridurre

Esistono degli alimenti che è meglio evitare o ridurre fortemente se si soffre di stitichezza in gravidanza?

La risposta è affermativa. Ogni volta che si ha a che fare con un’infiammazione del tratto intestinale, è bene fare attenzione a cibi pro-infiammatori come i latticini e le fonti di glutine.

Come specificato sempre dalla Dottoressa Dell’Oro nel video che puoi vedere all’inizio dell’articolo, non è necessario toglierli.

Se il si riduce molto, è possibile abbassare l’indice di infiammazione. 

In merito al glutine, è doverosa una precisazione. Non è obbligatorio cercare dei prodotti confezionati che ne sono privi.

Nell’ambito della rotazione dei cereali – per le raccomandazioni pratiche in merito, rimando al videocorso dedicato all’alimentazione in gravidanza e curato dalla Dottoressa Dell’Oro – si può alternare un cereale contenente glutine con altri che, invece, ne sono naturalmente privi (quinoa, miglio, grano saraceno, riso stesso in tutte le sue varianti).

Pollice verso totale, invece, per le bevande alcoliche, che aumentano il livello di disidratazione e, come ben si sa, sono tra le cose più pericolose per lo sviluppo del cucciolo.

L'importanza dei probiotici

Quando si parla degli accorgimenti alimentari che aiutano a gestire meglio la stipsi in gravidanza, un doveroso cenno va dedicato ai probiotici.

Alle donne che soffrono di stitichezza durante la dolce attesa, la Dottoressa Dell’Oro consiglia in particolare i bifidobatteri.

Essenziale è ricordare che, quando li si chiama in causa, non si inquadrano degli alleati in grado di risolvere in maniera immediata il problema della stipsi.

La loro efficacia è indiretta. I bifidobatteri, infatti, hanno lo scopo di migliorare la composizione della flora batterica intestinale, aspetto che si riflette poi sulla consistenza delle feci.

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