Sviluppo della Vista del Neonato da 0 a 12 Mesi
La vista del neonato inizia a svilupparsi già durante la vita intrauterina del piccolo.
In questo articolo potrai scoprire come migliorare mese per mese e come stimolarlacon le giuste attività.
Indice
- INTRODUZIONE allo sviluppo della vista del neonato da 0 a 12 mesi
- LO SVILUPPO VISIVO NELLA PANCIA DELLA MAMMA, IN GRAVIDANZA
- La vista, uno dei sensi più importanti del neonato
- Dopo la nascita, quando iniziano a vedere i neonati?
- Cosa vede un neonato nelle prime settimane di vita
- Cosa vede un neonato nei primi 2/3 mesi di vita?
- Cosa vede un bambino di 4-6 mesi di vita
- Come vede il bambino dopo i 6 mesi di età?
1. Sviluppo della Vista del neonato da 0 a 12 mesi
Penso che ogni genitore, guardando il suo bimbo appena nato sgranare gli occhi per mettere a fuoco il suo volto, si sia chiesto almeno una volta:
Quando iniziano a vedere i neonati e cosa vedono nei primi mesi di vita?
A che età il neonato inizia a vedere?
Come vedono i neonati alla nascita?
Come migliora gradualmente la vista nei primi mesi di vita?
Le risposte a queste domande sono molto interessanti e fanno comprendere a pieno l’importanza di una corretta stimolazione visiva sin dalle prime settimane di vita.
Per spiegarti al meglio questo progressivo miglioramento visivo, iniziamo dalla gravidanza materna.
2. Lo sviluppo visivo del neonato inizia nella pancia della mamma

Sin dalla gravidanza materna, molti genitori in attesa e neo genitori si chiedono quale siano le capacità visive del proprio bambino durante la gestazione e, dopo la nascita, quando sarà in grado di distinguere forme, colori e profondità.
La vista inizia a svilupparsi all’incirca 30 giorni dopo il concepimento, quando nel feto si formano dei minuscoli abbozzi di occhio sui due lati della testa.
Attorno alla settima settimana di gestazione si forma il nervo ottico; di seguito si creeranno le cellule della retina la cui vascolarizzazione è evidente dal quarto/quinto mese di gestazione.

Verso la diciottesima/ventesima settimana di vita compaiono i primi movimenti oculari che andranno ad aumentare nell’ultimo trimestre di gravidanza. In questo stesso periodo gestazionale iniziano i primi movimenti del corpo del bambino, essenziali per il suo sviluppo motorio.
Un altro importante dato da sottolineare è che nel secondo e terzo trimestre di gravidanza si sviluppano i nervi che collegano gli occhi alla corteccia cerebrale predisposta alla vista. Questi, detti nervi retinici, si diramano raggiungendo la parte posteriore del cervello che andrà a formare la corteccia visiva.
In questo periodo il cervello sta sviluppando circa 10 miliardi di nuove sinapsi al giorno.
Il risultato di questo immenso lavoro è che i circuiti neurali che controllano l’apertura e la chiusura delle palpebre, la dilatazione pupillare e il movimento oculare sono già presenti prima della nascita!

La vista del neonato in pancia
La prova di quanto detto finora è sottolineata da un esperimento in cui si è notato che già all’inizio del terzo trimestre il feto si muove o modifica il battito cardiaco in risposta a una luce intensa che viene proiettata sulla pancia della mamma.
Dall’ecografia si è stati in grado di osservare che il feto reagiva alla luce socchiudendo le palpebre e ritraendosi; il battito cardiaco aumentava.
Con questo esperimento si è quindi dimostrato che il feto vede nel pancione della mamma anche se solo la luce che passa attraverso le pareti addominali.
3. La vista: uno dei sensi più importanti del neonato

Il neonato dopo la nascita inizia a ricevere i primi stimoli visivi (ma non solo) dal mondo esterno.
Il suo sviluppo neuro-psico-visivo-motorio rappresenta un processo maturativo che gradualmente permetterà al bambino di raggiungere competenze cognitive, motorie, relazionali, affettive e visive adeguate.
Questo sviluppo dipende dalla maturazione del sistema nervoso centrale ma anche dalle stimolazioni ambientali che riceve quotidianamente.
Per questo motivo è fondamentale offrire i corretti stimoli (visivi, motori, tattili, ecc) al bambino grazie alle giuste attività e ad eventuali giochi idonei alla sua percezione.
Per quanto riguarda la vista, essa rappresenta uno dei sensi più importanti poiché più del 70% delle informazioni che noi riceviamo del mondo esterno giungono da essa. Da questa analisi ne deriva l’importanza di una stimolazione precoce.
4. Dopo la nascita, quando iniziano a vedere i neonati?

Il neonato dopo la nascita inizia a ricevere i primi stimoli visivi dall’ambiente esterno e la sua vista è responsiva da subito. Infatti, si pensa che il bambino riesca a distinguere il viso materno da quello di un’estranea grazie all’utilizzo combinato della vista e di tutti i suoi organi di senso.
Ovviamente, il bambino ha una visione limitata e poco definita; è inizialmente infastidito dalle fonti luminose.
Nel neonato la visione periferica e i riflessi arcaici, fondamentali per un corretto sviluppo posturale e motorio, sono molto accesi.
Vediamo ora come migliora la vista del neonato, mese per mese nel primo anno di vita.
5. Vista del neonato nelle prime settimane di vita

Nel primo mese di vita il neonato è miope, non è ancora capace di controllare i movimenti oculari e non riesce a mettere a fuoco gli oggetti.
Ecco anche spiegato il motivo per cui può essere presente il cosiddetto ‘’strabismo neonatale’’ che dovrebbe risolversi nell’arco di qualche settimana. In questo periodo il neonato riesce a vedere oggetti situati a una distanza di 20-25 centimetri dai suoi occhi, la distanza che lo divide dal viso materno quando viene allattato.
Come avveniva dentro la pancia della mamma, il neonato percepisce bene la luce e il buio, reagendo a uno stimolo luminoso o improvviso chiudendo le palpebre.

Come stimolare la vista nelle prime settimane?
Nelle prime settimane di vita il bambino non vede a colori ma il mondo gli appare in bianco e nero con diverse tonalità di grigio.
Per questo motivo il neonato predilige immagini a forte contrasto di luce ed ombra (bianco e nero).
Un ottimo metodo per stimolare l’acuità visiva sono il libricini in bianco e nero ad alto contrasto con forme geometriche o contorni definiti, dai quali il bambino ne sarà estremamente attratto.
Quando proponete queste libricini al bambino, assicuratevi di posizionarli correttamente di fronte al bambino; posizionateli né troppo vicini né troppo lontani (non più di 20-25 cm), allontanando e avvicinando la figura finché vi rendete conto che il bambino è riuscito a mettere a fuoco ciò che gli state mostrando.

Per ora abbiamo parlato di una stimolazione visiva tramite figure ad alto contrasto ma un’altra imprescindibile fonte di informazione per i neonati è rappresentata dal volto dei genitori!
Per questa ragione, nei momenti di veglia parlate spesso al bambino posizionandovi a circa 20 cm dal suo viso e conversate con il vostro bambino a turni (ossia attendete qualche secondo mentre il bambino prova a vocalizzare per ‘’rispondervi’’).
In questo periodo non è tanto importante cosa dite al bambino quanto piuttosto l’intonazione, il volume, la vostra mimica facciale e il ritmo.
Questa attività potete proporla al vostro bambino sia in posizione supina sia in posizione prona; in questo caso state anche favorendo uno sviluppo motorio precoce grazie al tummy time.
Clicca sull’immagine sottostante per scoprire come garantire un perfetto sviluppo motorio e posturale del tuo bimbo, dalla nascita fino al cammino autonomo.
6. Cosa vede un neonato nei primi 2/3 mesi di vita?

Dopo il primo mese di vita la vista del bambino migliora gradualmente e, nel secondo e terzo mese, il neonato sarà capace di soffermare la propria attenzione su un oggetto (libricini, pupazzo, ecc.) che gli viene mostrato a una distanza di 25-40 cm.
Infatti, la sua messa a fuoco migliora, il campo visivo è più ampio e la mobilità del collo aumenta grazie anche allo sviluppo motorio durante il tummy time.
Il bambino inizia a sorridere in risposta agli stimoli ricevuti ed è sempre più attratto dal volto di mamma e papà, dei quali riesce a distinguere meglio i lineamenti; questo fattore contribuisce a rafforzare il legame coi genitori.

La coordinazione dei movimenti oculari diventa più stabile e il bambino riesce a fissare i volti a lungo. Inoltre, compare il movimento di inseguimento visivo: ossia il bambino riesce a seguire un oggetto in movimento davanti a lui con lo sguardo.
In questi mesi il bambino è attratto da colori forti e ad alto contrasto tra loro come il blu, il rosso, il verde, il giallo.
Per questo motivo si può favorire lo sviluppo visivo grazie a libricini cartonati con immagini colorate ad alto contrasto tra loro che il bambino può guardare attentamente e manipolare.
7. Come è la vista del neonato di 4-6 mesi di vita
Quando tuo figlio compie 4 mesi si può dire che veda bene (anche se non ancora perfettamente).
Infatti, dai quattro mesi di vita in poi il bambino osserva attentamente gli oggetti che manipola, migliorando gradualmente la coordinazione occhio-mano-bocca e le abilità fino motorie.
Gli occhi sono coordinati tra loro e, non dovrebbe più essere presente lo strabismo neonatale.
La capacità di mettere a fuoco migliora, il bambino vede a distanze sempre maggiori e inizia a percepire lievemente la profondità spaziale (capisce se un oggetto è vicino o lontano).

Lo sviluppo della vista collegato con quello motorio
In questo periodo la visione dei colori diventa simile a quella degli adulti.
Quando il bambino è sdraiato supino e gli viene proposto un oggetto, la visione binoculare e la consapevolezza spaziale lo renderanno capace di prendere il gioco e portarselo alla bocca.
In posizione prona (posizione che dovrebbe ormai essere diventata estremamente piacevole) il bambino dovrebbe riuscire a sostenersi sufficientemente con il busto, la testa e le braccia così che riesca a manipolare i giochi che si trova davanti.
Di pari passo, lo sviluppo del sistema vestibolare e dell’equilibrio, in associazione alle capacità motorie acquisite, dovrebbero permettergli di imparare a rotolare dai 4 ai 6 mesi di vita.

8. Come vede il bambino dopo i 6 mesi di età?
Quando il bambino compie 6 mesi di vita avrà raggiunto una capacità visiva quasi del tutto sviluppata: vede bene le forme dei giochi e del cibo (a questa età si inizia l’autosvezzamento), i loro colori e i loro contorni.
La percezione della profondità spaziale sarà sempre migliore.
Non è un caso che dai 6 ai 9 mesi il bambino impara anche a strisciare e/o gattonare, tappe motorie in cui il bambino impara per la prima volta a muoversi anteriormente per raggiungere un giocattolo o qualsiasi altro oggetto.

In questo modo il bambino non solo allena le sue competenze motorie, vestibolari, propriocettive ma favorisce anche un miglioramento visivo (soprattutto la comprensione della profondità) grazie all’esperienza derivante dal movimento.
La capacità visiva raggiunta e la curiosità derivante dalla consapevolezza di sapersi muovere, saranno tali che il bambino diventerà una piccola Ferrari che gattona per tutta casa.

La vista all’anno del neonato
Mese dopo mese, il bambino sarà in grado di notare un oggetto a distanza e di indicarlo perfettamente.
A un anno di vita, il bambino avrà finalmente una vista quasi perfetta, con contorni definiti e una completa tridimensionalità spaziale.
A questo punto, il tuo bambino avrà acquisito la piena consapevolezza della profondità, definita anche stereopsi, e sarà quasi capace di camminare in autonomia.
Ecco quindi che il tuo piccolo eroe è pronto ad affrontare tutte le avventure che lo attendono.
